L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Marcello Tavio, presidente della Società italiana di malattie infettiva e primario ad Ancona: «Si vedono troppi assembramenti, non vengono prese le precauzioni necessarie. Non si usano mascherine, non si rispetta la distanza di sicurezza. Eppure tutti ormai sappiamo a memoria cosa fare per evitare il contagio. L’andamento della curva ci dice che andiamo bene. Questo rende fiduciosi, le persone credono che, se i dati scendono, il virus sia cambiato. Piuttosto dovremo stare molto attenti in autunno, quando cesseranno condizioni favorevoli come il clima. Questo richiederà grande attenzione da parte dei sistemi sanitari per intercettare i casi in fase precoce. Sono convinto che non torneremo alle condizioni di marzo, perché vorrebbe dire ignorare il virus per due mesi».