Repubblica: “Coronavirus. La storia. In coma a Bergamo, si risveglia a Palermo «Mi tatuerò la Sicilia»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Ettore Consonni, 61 anni, magazziniere in pensione: «Mi sono addormentato a Bergamo, la mia città, e mi sono svegliato a Palermo. Ma io mica ci credevo…In Rianimazione sentivo l’accento siciliano, ma pensavo a qualche medico emigrato. Mi dicevano che ero a Palermo, ma pensavo scherzassero. Qui mi hanno resuscitato. Ci sono infermieri e medici speciali. Non è vero che ci sono solo cose negative al Sud. Questo ospedale è all’avanguardia, fiore all’occhiello della sanità di tutta l’Italia. Guardo gli infermieri e mi chiedo chi glielo fa fare di rischiare la vita». Dopo 23 giorni di Terapia intensiva, il 6 aprile ha cominciato a respirare senza l’aiuto del ventilatore ed è stato trasferito nel reparto di Malattie infettive. Il suo tampone è risultato negativo due volte: Ettore è ufficialmente guarito.