Repubblica: “Coronavirus-Italia. «Lei mi ha cacciato da casa». «Devo giocare la schedina». Le scuse di chi va a spasso e viene denunciato”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle scuse che pongono tutti coloro che non rispettano i provvedimenti delle autorità. La mia ragazza mi ha cacciato di casa. Voglio vedere dove abita Vasco. Sto andando a giocare la schedina. Se non faccio due passi non prendo sonno. Si è appena rotto lo smartphone. Il pane in questo paese è più buono! Dal virus delle scuse non esiste immunità di gregge: siamo tutti così creativi, così fantasiosi, a volte appena un po’ patetici. L’immane tragedia è anche un film di Alberto Sordi. Poliziotti, vigili urbani e pattuglie stanno ascoltando un poema di balle, migliaia sono gli italiani a zonzo senza motivo (veramente, il motivo sarebbe l’andare a zonzo), ma prontissimi a trovarlo nel momento dell’autocertificazione. Che dire dei tre palermitani che, fermati in automobile dai vigili, hanno cercato l’identica scusa? Farsi una corsa nel parco della Favorita. Peccato che il primo avesse un bambino di un anno sul seggiolino, il secondo portasse la cravatta e il terzo fosse seduto accanto all’anziana madre. Notevole, sempre in Sicilia, il tabaccaio che ha pensato bene di mettere in negozio una macchinetta del caffè. «Non si può? Il bar qui vicino è chiuso…», ha cercato di difendersi. Non hanno invece avuto bisogno di scuse i quattro catanesi sorpresi in un sexy shop: aperto, il negozio, e loro lì dentro senza una valida ragione (forse). «Sto portando il gel antibatterico alla mia ragazza», ha detto un giovane e aitante torinese alle forze dell’ordine. «Sapete, la sua farmacia l’ha finito». Nulla in confronto all’automobilista lombardo bloccato a Tortona, una ventina di chilometri oltre il confine regionale: costui ha fatto mettere a verbale che stava dirigendosi in un ipermercato del Tortonese per non perdere i punti della tessera. Si chiama “dichiarazione mendace” e può costare 206 euro di multa, una denuncia e la detenzione da uno a sei anni, e lì diventerebbe un po’ difficile trovare scuse per l’ora d’aria. Menzione d’onore al milanese che ha spiegato, candido: «Sto andando a giocare la schedina». Ieri, con il calcio fermo chissà fino a quando. L’amore è sempre un buon motivo, oppure una scusa piuttosto gettonata (a volte sono sinonimi). «Sto andando dalla mia fidanzata» ha raccontato un ragazzo siciliano ai poliziotti, non sapendo che la notizia sarebbe stata controllata dai validi colleghi di Montalbano: ebbene, è saltato fuori che i due non stanno insieme da oltre un anno.