Repubblica: “Coronado ha già stregato il Palermo: «Il mio obiettivo è giocare in A con i rosa»”
“Un brasiliano atipico. Igor Coronado non ha seguito lo stesso percorso dei suoi connazionali che si mettono in evidenza in patria e poi attirano le attenzioni dei club più famosi. Lui i grandi palcoscenici li sogna ancora, ma nel frattempo si gode quello che ha e soprattutto alza l’asticella delle sue ambizioni ogni volta che raggiunge un obiettivo. A spingerlo verso il campionato italiano è stato Giovanni Tedesco, quando lo ha trovato in squadra al Floriana nel campionato maltese.
«In questo momento il mio obiettivo è giocare in A con il Palermo – dice Coronado – è chiaro che uno vuole sempre migliorare, ma sono abituato a godermi il momento e alzare sempre l’asticella di una tacca alla volta. A Malta ho lavorato con Tedesco, in Italia sono arrivato a Trapani e ho trovato Cosmi e poi Calori: da tutti ho imparato qualcosa. Non ho avuto tantissimi allenatori nel corso della mia carriera, però ho sempre cercato di capire da tutti cosa volessero da me in campo e come potevo darglielo. Sul piano umano tutti mi hanno trasmesso qualcosa: se devo fare un nome dico Tedesco, per me merita di allenare in campionati più importanti».
Le sue qualità le sta già mettendo in mostra con la maglia numero 10 sulle spalle. I tifosi del Palermo, non solo quei pochi che vanno allo stadio, ma anche chi segue le partite in televisione, gli riconoscono la capacità di saltare l’uomo e di suggerire i compagni d’attacco. Adesso tocca a lui caricarsi sulle spalle la responsabilità di guidare la squadra e di fare il salto di qualità definitivo. Già a partire dalla trasferta di Brescia, partita in cui attorno a lui cambieranno almeno otto compagni di squadra rispetto a sabato sera.
«Mi sta bene che la gente mi chieda di essere protagonista – dice il brasiliano – quando gioco però cerco solo di fare il mio lavoro con umiltà e sacrificio. Adesso che mancheranno tanti giocatori qualcuno si aspetterà forse qualcosa in più da me, ma non mi spaventa questa responsabilità. Il nostro problema non sarà solo Brescia, ma in totale saranno quattro le partite che dovremo giocare senza tanti calciatori. Però siamo una squadra completa, chi non ha giocato contro lo Spezia può fare molto già sabato prossimo. Se andiamo a vedere i giocatori che saranno a disposizione non siamo scarsi per niente. Abbiamo giocatori importanti, alcuni si sono anche incazzati perché non hanno trovato spazio e adesso potranno dimostrare il loro valore»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.