Repubblica: “Corleone, la paura fa lockdown tutti a casa ed esami a tappeto”
L’edizione odierna de “La Repubblica”, si occupa di uno dei focolai più preoccupante scoppiato in Sicilia, in particola a Corleone in provincia di Palermo.
Con un’ordinanza, firmata giovedì sera, il sindaco Nicolò Nicolosi, chiude scuole e villa comunale, consente ai pub di restare aperti solo fino alle 22, mentre palestre e campi di calcio non possono andare oltre le 20. Un lockdown a tutti gli effetti.
Il 12 settembre, in un ristorante di Corleone, è stato festeggiato un matrimonio con 250 invitati. Tra i partecipanti c’erano quattro positivi, parenti dell’infermiera dell’ospedale Ingrassia di Palermo risultata contagiata martedì, e che naturalmente non sapevano di esserlo. La preoccupazione è che nella sala o in chiesa il virus sia circolato velocemente. Tre positivi sono stati già scoperti. «E poi — continua il sindaco — ne abbiamo individuato altri tre che non sembrano avere alcun collegamento con gli altri. Effettueremo controlli per far rispettare le misure di distanziamento» . Ma almeno uno di questi potrebbe aver partecipato a un altro matrimonio, avvenuto il 15 ottobre, con altri 250 invitati: è un infermiere che fa visite a domicilio nei paesi del circondario.
Nell’attesa che i tamponi dicano quanto veloce sia stato il virus, il sindaco Nicolosi ha dovuto prendere una decisione che semplice non era. Lo stesso sindaco però ha deciso di non vietare due matrimoni previsti nei prossimi giorni: «Effettueremo controlli per far rispettare le misure di distanziamento».