L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle parole di Corini alla vigilia della gara contro la Feralpisalò.
Gli ingredienti sono in tavola. C’è tutto per il ritorno ufficiale a casa del Palermo dopo i fischi per la mancata qualificazione ai playoff contro il Brescia della stagione scorsa e per sperare in un giorno di festa che apra la strada alla scalata verso l’obiettivo.
«Non vedevo l’ora — le parole di Corini — puntiamo a una grande prestazione per scacciare i ricordi più amari». Chiuso il capitolo mercato, i rosa si preparano ad una sfida dal sapore di passato che può segnare un solco per il futuro. L’ambiente è inebriato dalla vittoria contro la Reggiana e dal recente “Rosanero Summer Fest”, che ha legato ancora di più società e tifosi («Avevamo bisogno di quella carica»).
E lo sfogo dell’allenatore sembra solo un ricordo per il gruppo che torna in campo oggi alle 18.30 nella gara contro la FeralpiSalò neopromossa, affrontata l’ultima volta nel far west dei playoff di Serie C del 2021/2022, quando il Palermo ottenne il successo piegando l’undici già allora allenato da Stefano Vecchi. «Il rispetto si deve ad ogni avversario, può succedere qualsiasi cosa — prosegue il tecnico — . Vecchi è bravo, la FeralpiSalò ha idee e un gioco chiaro, ma possiamo e vogliamo vincere. Reggio Emilia è stata fondamentale per capire che riusciamo anche nelle gare sporche. E così diventiamo grandi»