Repubblica: “Corini riparte dalla difesa a tre: «Sfrutterò gli esterni»”

“Il Palermo di Eugenio Corini giocherà con la difesa a tre. Del resto, il tecnico che ieri è sbarcato in città, ha diretto il suo primo allenamento ed è stato presentato alla stampa, da tempo studiava le caratteristiche della formazione rosanero in vista di un possibile avvicendamento sulla panchina. Di tattica e sistemi di gioco aveva anche parlato con Zamparini mercoledì pomeriggio mentre in televisione scorrevano le immagini dell’eliminazione in Coppa Italia contro lo Spezia. Difesa a tre anche se a Firenze, per i tanti infortuni e per il poco tempo a disposizione, sarà difficile vedere la squadra che Corini ha in mente «Possiamo giocare indifferentemente con il 3-5-2 o con il 3-4-1-2. Ma la cosa fondamentale sarà sistemarci in campo con la difesa a tre. Queste sono le basi dalle quali partire – ha detto Corini in conferenza stampa – Abbiamo degli ottimi esterni e dobbiamo ripartire proprio da queste loro caratteristiche. Sto lavorando proprio in questa direzione». Corini è un allenatore duttile. In carriera, una carriera che sfiora le cento panchine, ha messo in campo le sue squadre con il 4-3-3, il 4-4-2 ed ha già sperimentato anche la difesa a tre. Seguendo però il Palermo e vedendolo in televisione e nei dvd, il neo allenatore rosanero ha deciso di puntare molto sugli esterni. Diventano così fondamentali, in questa ottica giocatori come Rispoli e Aleesami. I due, tra i migliori nell’avvio della stagione rosanero, hanno perso un po’ di smalto. Uno degli obiettivi di Corini è proprio quello di rivitalizzare gli esterni rosa e con loro tutti gli altri giocatori di un Palermo sul quale l’ex capitano della promozione in serie A dovrà lavorare. Partendo quindi dalla difesa a tre, Corini ha poi due soluzioni a centrocampo. Uno con due centrocampisti centrali e l’altro con tre uomini schierati in mezzo. Da questo poi scaturirà anche lo schieramento del fronte offensivo. Il Palermo, Infatti, giocherà con Nestorovski come terminale d’attacco. Al suo fianco, alternativamente, uno o due giocatori a supporto. E, anche in questo caso, Corini dovrà provare a riportare Diamanti nella migliore condizione e cercare di valorizzare i giovani Sallai e Lo Faso. «Già nel primo allenamento ho visto che Nestorovski ha ottime qualità – dice Corini – ma il mio obiettivo è quello di puntare sul gruppo e di sfruttare il meglio da ognuno dei miei giocatori» Oltre che sull’aspetto tecnico, il neo allenatore rosanero dovrà lavorare anche sulla testa dei giocatori e sul loro aspetto psicologico. «Quello mentale credo che sia il problema principale del Palermo – dice Corini – In serie A non ci si possono permettere errori o cali di tensione. La squadra, in questo momento, ha una serie di problemi ma credo che la cosa fondamentale che dobbiamo cercare è l’equilibrio». Ma Corini, che conosce bene la piazza di Palermo ed è amatissimo dalla tifoseria rosanero, vuole giocarsi anche la carta del coinvolgimento della gente. «Capisco la delusione che c’è in questo momento – spiega l’allenatore del Palermo – ma dobbiamo tornare ad essere una famiglia. Il mio obiettivo è ricreare quella splendida atmosfera che c’era allo stadio il 15 maggio scorso in occasione della partita contro il Verona. Adesso la responsabilità è mia. Devo essere io a trasmettere a tutti quanti il mio entusiasmo». Sarà lui a metterci la faccia. Una faccia che è stata associata ai successi del passato della formazione rosanero. «Adesso la nostra Europa sarà la salvezza – dice – La lotta per non retrocedere è ancora aperta»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.