“Eugenio Corini resta sulla panchina del Palermo. Ma il flusso degli eventi in casa rosanero continua a seguire il suo corso. Rispetto alle parole pronunciate in sala stampa nel post partita contro l’Inter, infatti, Corini non ha ricevuto né garanzie, né programmi di lavoro a lungo termine. Ma solamente la certezza che oggi sarà regolarmente a Boccadifalco per guidare il Palermo. Anzi, le parole dell’allenatore non sono piaciute, ma dalla società rosanero e dal direttore sportivo Nicola Salerno, che si è fatto portavoce nei confronti di Zamparini delle istanze dell’allenatore, Corini ha incassato l’impegno a operare in questi ultimi giorni di mercato per puntellare la squadra. Salvo sorprese, alle quali il presidente del Palermo ha abituato i tifosi, soprattutto nelle ultime settimane, si va avanti con Corini, anche però per mancanza di alternative. Nonostante le smentite di rito («nessun contatto») pure ieri un tentativo con Ballardini Zamparini lo ha fatto, ma le divergenze fra i due anziché diminuire sono aumentate. Praticamente non c’era accordo su nulla, dall’aspetto economico alla durata del contratto, fino alla programmazione sia per quanto riguarda l’immediato futuro che per la prossima stagione. Alla soluzione dell’ennesima crisi in casa rosanero si è arrivati dopo una lunga mediazione fatta da Salerno, iniziata domenica sera dopo la partita persa contro l’Inter con una cena fra Corini e il diesse. «Abbiamo parlato in quello che potrei definire un clima conviviale e sereno – racconta Salerno – siamo stati insieme, abbiamo analizzato la situazione e parlato di tutto quello che riguarda la squadra. La situazione, certo, è compromessa, ma andiamo avanti. Non siamo ancora retrocessi e venderemo cara la pelle». A proposito del vertice di ieri a casa Zamparini, invece, Salerno descrive un presidente tutt’altro che rassegnato. «Era carico e chiaramente dispiaciuto – continua il direttore sportivo – l’andamento della stagione non può essere ritenuto soddisfacente, ma c’è la voglia di continuare a lavorare. Sappiamo che non si possono fare miracoli, ma la voglia di andare avanti non manca di certo». E per farlo è possibile che si sacrifichino giocatori definiti fondamentali dall’allenatore, come nel caso di Quaison. Corini lo aveva detto alla vigilia della partita contro l’Inter, ma il giocatore si ritrova in un turbine di voci che lo coinvolgono, dalla Sampdoria al Birmingham, passando per il Watford. Il contratto di Quaison è in scadenza a giugno, se dovesse rimanere a Palermo sarebbe libero trattare il suo ingaggio per la prossima stagione già dal primo febbraio. Resta in piedi anche l’ipotesi di un rinnovo di contratto pro forma, se non dovesse concretizzarsi la cessione in questi giorni, con la promessa di una cessione a giugno. Se Quaison dovesse partire adesso, Salerno avrebbe pronta l’alternativa: il colombiano Victor Ibarbo di proprietà del Cagliari, reduce dal prestito al Panathinaikos, che non rientra nei programmi dei sardi. Zamparini e Salerno non hanno parlato solamente di Corini nel corso della riunione di ieri. Al presidente il direttore sportivo ha paventato la possibilità di prendere in prestito due giocatori dell’Inter: Assane Gnoukouri e Eloge Yao. Un sì di massima Salerno lo ha già strappato dal club nerazzurro domenica a Palermo, adesso manca il via libera definitivo da parte di Zamparini, che si è preso qualche ora di tempo per riflettere, prima di perfezionare l’operazione. Gnoukouri, centrocampista ivoriano classe 1996, prenderebbe il posto di Hiljemark, la cui cessione ormai è imminente; Yao, ivoriano anche lui, andrebbe a rinforzare la batteria dei difensori.”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.