Repubblica: “Coralli, il “Cobra” sogna un morso alla capolista. «I rosanero in calo? No, restano una grande»”
L’edizione odierna di “Repubblica” riporta le parole del “Cobra” dell’Acr Messina, Claudio Coralli, rigenerato da Zeman. «Siamo reduci da due vittorie consecutive e l’arrivo di Karel Zeman ha dato a tutti noi un’iniezione di fiducia – ha detto Coralli – stiamo assimilando pian piano i suoi metodi di lavoro che io già conoscevo avendo vissuto con lui una bellissima stagione con la Reggina appena tre anni fa» . Con Zeman, il bomber fiorentino ha messo a segno 13 reti in serie C ed è stato il capocannoniere della Reggina. Nato a Borgo San Lorenzo, Coralli è cresciuto ispirandosi al suo idolo Gianluca Vialli e dopo le esperienze con le maglie di Tivoli, Meda, Pizzighettone e Lucchese ha esordito in serie A con l’Empoli dei “miracoli” di Gigi Cagni che ha raggiunto una storica qualificazione in Coppa Uefa: « Un’esperienza indimenticabile – ricorda – con calciatori del calibro di Lucchini, Raggi, Almiron, Maccarone, Saudati, Eder e soprattutto Vannucchi e Tavano, probabilmente i calciatori più forti con cui ho giocato, ma ho imparato tanto anche da Lele Adani». L’anno dopo l’esplosione al Cittadella, dove ha vinto il campionato di C1 realizzando 23 reti stagionali. Poi il ritorno a Empoli, in Toscana, con oltre 40 reti in 4 stagioni in serie B. Ed è proprio lì che i suoi tifosi lo hanno ribattezzato “Cobra”: «Mi chiamavano così perché sapevo farmi trovare sempre nel posto giusto al momento giusto. Porto nel cuore quegli anni, proprio lì ho giocato assieme ad Alberto Pelagotti che domenica rincontrerò a Palermo, ma anche con Handanovic, Soriano e Saponara». Poi ancora serie B, di nuovo col Cittadella. Altri gol, altri morsi: «20 reti in 2 stagioni, anni bellissimi. E proprio il Palermo nella stagione 2013- 2014 vinse il campionato cadetto. Aveva una squadra fortissima, ricordo Dybala, Belotti, Hernandez e Vazquez. In porta giocava Sorrentino. Oggi fa male vivere un derby del genere in serie D» Idolo dei tifosi, apprezzatissimo per la sua caparbietà, ma soprattutto per i suoi gol pesanti, gli anni successivi Coralli fu protagonista con le maglie di Cremonese, Reggina, Carrarese e Alessandria, prima della chiamata del Messina. La sua prima esperienza tra i dilettanti: «Una piazza come Messina non si può rifiutare, a prescindere dalla categoria. L’avvio di stagione purtroppo non è stato positivo, ma siamo in ripresa – afferma Coralli – Abbiamo in organico il giusto mix di esperienza e gioventù e a parer mio possiamo solo crescere. Il mister chiede alla squadra intensità, ritmo e trame di gioco, che stiamo imparando con grande applicazione e dedizione». Punto di riferimento per i suoi compagni dentro e fuori dal campo, Coralli non teme il clima incandescente che attende il Messina al “Barbera”: «Il Palermo in calo? No, è sempre una grande squadra che noi però affronteremo con il coltello tra i denti. È vero che avranno assenze importanti, ma non dobbiamo farci condizionare. Giocare lì e con una grande cornice di pubblico sarà un’emozione bellissima sia per i più esperti come me che per i più giovani». Il “Cobra” è tornato e adesso non vuole più fermarsi. A partire dalla sfida con i rosanero.