Repubblica: “Code ai botteghini, torna la febbre rosa “È ora di tifare”. Renzo Barbera sold out”
“È riesplosa la febbre rosanero. Ieri pomeriggio alle 17,30, con i botteghini dello stadio ancora aperti e con un centinaio di persone in coda, era già stata superata quota 25 mila biglietti venduti. Facile prevedere che stasera possa essere battuto il record stagionale di presenze registrato domenica contro il Venezia, quando sugli spalti hanno trovato posto 28.152 spettatori. E non è azzardato ipotizzare il tutto esaurito per l’ultima partita della stagione alle 20,30 al “Barbera” contro il Frosinone. Oggi i biglietti si potranno acquistare nella rete di vendita Vivaticket fino al calcio d’inizio e al botteghino sud dello stadio dalle 10,30 alle 16,30. I prezzi sono gli stessi della semifinale di ritorno contro il Venezia e di tutto il girone di ritorno: 2 euro per la curva, 5 euro per la gradinata, 30 euro per la tribuna coperta laterale, 50 euro per la tribuna centrale, 95 euro per la centralissima e 150 euro per la tribuna autorità. «È la partita decisiva – dice Giuseppe Lauria mentre aspetta l’apertura del botteghino – non potevo perderla. Non venivo allo stadio da un po’ di tempo e non c’è occasione migliore di questa per tornare sugli spalti. Ora più che mai conta sostenere la squadra e spingerla in serie A, poi a tutto il resto penseremo dopo. Tanto sia che andiamo in A sia che restiamo in B, per Zamparini cambia poco, se vuole vendere vende, se vuole restare resta. E, secondo me, rimane. Basta protestare contro la squadra, abbiamo una promozione da centrare». Il tifoso cita il boicottaggio del botteghino lanciato ad inizio stagione da alcune frange dei tifosi, sia in occasione della sottoscrizione degli abbonamenti che poi per ogni singola partita. Una protesta contro la gestione Zamparini. Solamente con l’iniziativa del Palermo di abbattere il costo dei biglietti a 2 e 5 euro per le curve e la gradinata la maggior parte dei tifosi è tornata sugli spalti. Dal cambio fra Tedino e Stellone in panchina, poi, l’impennata è stata netta: nelle ultime tre partite i tornelli dello stadio hanno girato per 69.972 volte, in tutto il girone d’andata, invece, gli spettatori sono stati solo 68.670. Al di là del ritorno al botteghino, che stia aumentando di ora in ora la febbre rosanero lo si capisce anche dalla ricomparsa in alcune strade cittadine delle bancarelle piene di sciarpe, bandiere cappellini e magliettine rosanero. Una su viale Regione Siciliana all’altezza del Baby Luna e un’altra nei pressi dell’università in via Basile. «Qualcuno si avvicina timidamente ma poi compra – dice il venditore che invece si è sistemato vicino allo stadio – speriamo di fare gli affari migliori soprattutto dopo la partita. Vorrebbe dire che il Palermo ha battuto il Frosinone e ha messo in tasca mezza serie A». Intanto fra i tifosi in coda per comprare i biglietti qualcuno si lamenta per il caldo e per i ritmi di vendita che in realtà sono anche più veloci del solito, nonostante la procedura di registrazione ed emissione del tagliando. I più previdenti hanno acquistato il biglietto su internet o nei punti vendita cittadini della rete Vivaticket. Ieri mentre i tifosi erano in coda in viale del Fante, nel punto di via Croce Rossa 96, a circa duecento metri dallo stadio , di gente in fila non ce n’era. Affluenza diversa, invece, negli Store di via Maqueda e del centro commerciale Conca d’Oro dove i tempi di attesa per chi si metteva in coda nonostante il buon ritmo di vendita era sempre di una trentina di persone. «Ma io non ho internet e il biglietto l’ho sempre comprato allo stadio – dice Ugo Di Pisa – vengo allo stadio da sessant’anni e mi viene molto più comodo fare la fila qui che andare a cercare un punto vendita che poi magari non ha la carta per stampare il biglietto o è chiuso oppure mi fa pagare la commissione sulla vendita». Queste quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”