“Probabilmente non sarà la YW&F Global Limited la società che acquisterà il cento per cento delle quote del Palermo. Ecco perché non c’è ancora traccia sul registro delle imprese britannico delle creatura di Paul Baccaglini che sarebbe dovuta diventare la controllante della società di viale del Fante entro il 30 aprile. Fra i nodi tecnici da risolvere c’è anche la natura della società creata ad hoc per il passaggio del Palermo dal Gruppo Zamparini a Baccaglini. Il famoso esercito di avvocati e tecnici in giacca e cravatta, come ha definito lo stesso presidente del Palermo tutti gli uomini che stanno lavorando all’operazione, sta valutando se non sia più opportuno creare una nuova società con delle caratteristiche finanziarie e tecniche che possano sposarsi meglio con le esigenze di un club di calcio rispetto a quanto non sarebbe successo con una “Global Limited”. Le clausole di riservatezza sono talmente tante che avere un piccolo indizio su quale sarà l’effettivo nome della società che avrà il controllo delle azioni del Palermo è praticamente impossibile, ma gli spifferi che arrivano da Londra raccontano di piccoli passi avanti nella direzione giusta per la positiva conclusione dell’affare. In questo senso la prossima settimana potrebbe davvero essere quella decisiva, con un via libera per la rinascita del Palermo che potrebbe coincidere con il 29 maggio, data importante per la storia recente dei rosanero: dalla promozione del 2004 alla finale di Coppa Italia del 2011. Fino ad ora è vero che solo le tappe meno importanti sono state rispettate e che al primo vero nodo tutto sembra essersi fermato. Ma è anche vero che l’errore più grosso è stato creare delle aspettative indicando il 30 aprile per la chiusura di tutto l’affare. Una stima dei tempi che non ha tenuto conto di vari passaggi che hanno fatto slittare il cosiddetto closing. E magari a giochi fatti si scoprirà che anche indicare il nome della YW&F Global Limited entro i tempi previsti del 19 aprile è stato un atto di eccessiva generosità da parte dell’investitore che ancora non era in grado di sapere se effettivamente la natura di quella società era quella che sarebbe servita per chiudere l’affare. Spulciando nel registro imprese britannico non c’è traccia di Baccaglini, ma si possono trovare tre società intestate a Maurizio Zamparini che non sembrano direttamente riconducibili al Palermo. Tre società dalla vita brevissima che portano i nomi di Centauro UK Ltd, Grel Ltd e Orione UK Ltd, ognuna delle quali registrate singolarmente il 3 aprile del 2013 con un capitale sociale di dieci milioni di sterline per ognuna. Cammino identico per tutte e tre: nascita e registrazione il 3 aprile 2013; scopo della società “da comunicare in seguito”; un anno dopo (5 agosto 2014) pubblicazione dell’avviso di cancellazione dal registro; tre mesi dopo ancora (18 novembre 2014) notizia di avvenuta cancellazione dal registro e scioglimento della società. Un investimento totale da 30 milioni di sterline per tre società, ognuna delle quali con sede al numero 11 di Murray Street a Londra, proprio nello stesso momento in cui il Palermo si stava avviando alla retrocessione del 2013″. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.