“Una settimana importante. Sette giorni in cui il futuro del Palermo prenderà definizioni ben precise per scadenze e struttura societaria. Il primo appuntamento sarà un debutto del quale probabilmente i rosanero avrebbero fatto volentieri a meno, se solo fossero riusciti a evitare la retrocessione in serie B. Domani alle 14 si riunirà a Milano l’assemblea di lega e saranno stabilite le date per la prossima stagione, dall’inizio alla fine del campionato, soste e turni infrasettimanali compresi. L’anno scorso il campionato cadetto è partito una settimana dopo quello di A: se dovesse essere rispettata la stessa formula con il via differito rispetto al massimo campionato la prima giornata potrebbe giocarsi fra venerdì 25 e sabato 26 agosto. All’ordine del giorno in lega anche l’approvazione delle linee guida per la cessione dei diritti televisivi del triennio 2018/2021, un argomento che in viale del Fante nemmeno si vuole prendere in considerazione visto che riguarderebbe dei campionati che secondo i programmi di Paul Baccaglini non dovrebbero più vedere il Palermo in corsa. Quello che invece riguarderà anche il club di viale del Fante è il marketing associativo, le proposte per l’individuazione dell’advisor commerciale che si occuperà anche degli accordi di sponsorizzazione per il nome del campionato. Tutti aspetti che permetteranno di avere altre entrate, ripartite fra i 22 club, oltre all’ammortizzatore economico da 25 milioni di euro che riguarda solo il Palermo sulle quali pianificare il budget da presentare al momento dell’iscrizione al campionato da formalizzare entro il 30 giugno. Qualche ora prima rispetto a quello che accadrà a Milano, a Londra inizierà l’ultimo esame della documentazione che riguarda il closing. L’istituto di credito che sta facendo da advisor al passaggio di proprietà farà una sorta di perizia sulle carte fornite da Zamparini che riguardano la vita della società rosanero degli ultimi anni e il quadro dei possibili sviluppi di gestione per dare una stima sul prezzo di vendita del club. Se, come sembra, l’importo fissato rispetterà obiettivamente determinati parametri si potrà chiudere definitivamente la vicenda. Un ulteriore passaggio formale a tutela sia di chi compra che di chi vende. L’operazione potrebbe durare al massimo tre o quattro giorni e portare al cosiddetto closing intorno a venerdì prossimo. Una data che non è stata fissata o indicata dalle parti in causa, ma che è il frutto della stima dei tempi tecnici necessari in base al clima di ottimismo che viene fatto trapelare”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.