L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui diritti televisivi riguardanti la Serie A. Ecco quanto riportato: “La Lega Calcio dovrà scegliere se affidare o meno se stessa a Mediapro, gli spagnoli che a febbraio 2018 si aggiudicarono i diritti del campionato italiano ma dopo aver versato i 64 milioni di cauzione non riuscirono a presentare le garanzie a sostegno della loro offerta, facendo naufragare l’assegnazione. Oggi ci riprovano con un miliardo e 150 milioni per realizzare il canale televisivo della Serie A, “Serie A Channel”, un canale tv che trasmetta in esclusiva le partite, i gol, le azioni del campionato italiano. Una rivoluzione. La Lega di Serie A si farebbe editrice di se stessa, sceglierebbe direttore editoriale e contenuti, mettendo nelle mani del suo nuovo partner tutta la gestione commerciale. Tagliando fuori, di fatto, Sky, riducendoli a semplici clienti e dunque costringendoli a un drammatico ridimensionamento. Anche in termini di posti di lavoro. E lo farebbe oggi, poche ore prima di entrare proprio negli studi Sky per dar vita al calendario del campionato, in programma alle 18.30. I presidenti di Serie A discuteranno infatti la proposta alle 14. Se non si votasse, Mediapro potrebbe fare un passo indietro anche definitivo, almeno nelle intenzioni tatticamente annunciate. Possibile invece un voto favorevole ma condizionato ad alcune modifiche dei termini. Primo fra tutti quello legato alla backup fee pretesa da Mediapro: 30 milioni all’anno come penale se alla fine la Lega cambiasse idea. Una sorta di cappio da 180 milioni di euro in sei anni. La proposta spagnola prevede infatti che il contratto definitivo venga firmato entro ottobre e che la Lega abbia fino al 31 marzo per emettere un bando di assegnazione dei diritti, quindi alternativo a quell’accordo. Se l’offerta delle tv fosse superiore al miliardo e 150 milioni la Lega potrebbe accettarla “liquidando” gli spagnoli con 30 milioni all’anno. Il minimo di 1.150 milioni è “assicurato” da una lettera della capogruppo Joye Media, partecipata al 54% dal colosso Oriental Hontai Capital, che si impegna a coprire comunque la cifra. Ma la fideiussione bancaria vera e propria copre solo 200 milioni. Proprio il tema delle garanzie lascia aperte le perplessità di Cairo, De Laurentiis e Agnelli. Molto critici di fronte all’idea di scaricare Sky, partner di fiducia che oggi versa 780 milioni all’anno, a vantaggio di uno che non ha dato dimostrazione di affidabilità. Secondo Cairo & co. sarebbe una scelta a dir poco temeraria che avrebbe un inevitabile e sanguinoso esito in tribunale. I club verso un “sì” condizionato. Così Sky sarebbe ridotto a semplice cliente. Proprio oggi alle 18.30 ospita però in casa il lancio del calendario”.