Repubblica: “Cento milioni nello stadio e rilancio per Carini”

“Un programma con la copertura finanziaria per la costruzione del nuovo stadio e del centro sportivo. Una frase, all’interno del comunicato ufficiale che ha tolto il velo al mistero che aleggiava sulla nuova proprietà del Palermo, che di fatto fa ripartire la macchina organizzativa per la realizzazione della casa per le partite e per gli allenamenti del Palermo. Ogni progetto avrà un suo iter a se stante. E se fino a qualche tempo fa quello che riguardava la realizzazione del centro sportivo sembrava in fase più avanzata rispetto all’altro per lo stadio, adesso si riparte praticamente da zero, visto che il 24 agosto scorso è decaduta la variante urbanistica che avrebbe permesso al Palermo di costruire il centro sportivo in contrada Zucco a Carini. Il prossimo presidente del club di viale del Fante Paul Baccaglini aveva visitato i terreni di Carini accompagnato dal braccio destro diZamparini Angelo Baiguera appena cinque giorni prima che decadesse la variante urbanistica. Rilanciare quel progetto non è impossibile, visto che esiste già un piano di realizzazione delle opere firmato dall’architetto Gino Zavanella. Zamparini non ha la proprietà del terreno, ma un impegno di vendita vincolato alla partenza dei lavori di realizzazione del centro sportivo. Per questo motivo, prima della comparsa sulle scene di Baccaglini, era circolata l’ipotesi dell’alienazione del “Tenente Onorato” di Boccadifalco dalle proprietà dell’esercito e la possibilità per la società di viale del Fante di ammodernare e gestire per 99 anni l’impianto di Boccadifalco. Con la nuova proprietà, invece, potrebbe ripartire il vecchio progetto che prevede la realizzazione ex novo a Carini di una struttura che possa ospitare il lavoro quotidiano di prima squadra e settore giovanile e che prevede diversi campi di calcio in erba naturale e in sintetico, quello principale con una tribuna da mille posti, area stampa, palestra, ristorante, area parcheggio e una foresteria con circa una cinquantina di posti letto. Un piano che di sole opere costa circa 15 milioni di euro, per il quale la nuova proprietà ne ha stanziati 30 e che prevede tempi di realizzazione di 12-14 mesi. Per quello che riguarda lo stadio, invece, l’unico ostacolo potrebbe essere la scadenza elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale. Una tappa che però potrebbe paradossalmente servire anche per accelerare quantomeno l’apertura di un tavolo di intenti. Il progetto per il nuovo stadio, anche questo firmato da Zavanella, così com’è non va, perché prevede la realizzazione di alloggi per compensare l’investimento iniziale che però fa finire il tutto fuori dai paletti previsti per legge. Si può però ripartire da quella carte, adeguarle alla normativa vigente e ai recenti accorgimenti in termini di costruzioni e materiali che sono stati inventati e scoperti negli ultimi anni (il progetto originale risale al novembre del 2011) e presentarlo all’amministrazione comunale. Gli ostacoli del passato a proposito dell’area sono già stati superati e non c’è più l’indisponibilità di costruire al posto del velodromo. Dei primi contatti con quella che sarebbe diventata la nuova proprietà del Palermo e dell’interesse del gruppo per la realizzazione dello stadio in via Lanza di Scalea Zamparini potrebbe averne già parlato con il sindaco Orlando lo scorso 15 novembre, quando la squadra era in ritiro a Coccaglio e il primo cittadino, in compagnia dell’ex assessore La Piana, rimase a lungo con l’ormai ex presidente del Palermo e i suoi collaboratori. L’importo stanziato per la realizzazione dello stadio da parte di Baccaglini e soci è di 100 milioni”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.