Repubblica: “C’è il Venezia, occhio al contropiede. I punti di forza e quelli deboli del prossimo avversario del Palermo”

Il Palermo si appresta ad affrontare il Venezia per la semifinale dei play off di serie B. I rosanero in questi giorni hanno studiato gli avversari e sicuramente Stellone avrà capito i loro punti di forza, così come anche l’edizione odierna di “Repubblica” :

“Un contropiede micidiale. Non c’è stata squadra di B durante il campionato, oltre al Perugia nel preliminare dei play- off, che non sia stata messa sotto dalle cosiddette ripartenze del Venezia di Pippo Inzaghi. La squadra che contenderà al Palermo l’accesso alla finale promozione, a partire da domani sera al “Penzo” alle 21 nell’andata della semifinale dei play- off, è praticamente una molla: riesce a compattarsi davanti al suo portiere con le file serrate con un 5- 3- 2 strettissimo, per poi liberare verticalizzazioni e velocità in grado di fare molto male agli avversari. In tutto il campionato solo il Pescara non ha subito almeno un gol dai veneti.
La squadra di Roberto Stellone non potrà permettersi il lusso di sbagliare una copertura preventiva, un movimento difensivo e nemmeno una diagonale. Prova ne sia il terzo gol realizzato dal Venezia domenica sera contro il Perugia: palla portata in posizione centrale con capovolgimento di fronte guidato dall’attaccante, tre suoi compagni ad allargare il campo contro due giocatori avversari tagliati fuori da un passaggio e gol del 3- 0 di Pinato. Altro elemento di massima pericolosità del Venezia è la capacità di sfruttare al massimo le palle inattive. Quella di Inzaghi è la squadra che ha tradotto in gol il maggior numero di occasioni da calcio piazzato. Contro il Perugia ha segnato in questo modo i primi due gol su altrettanti calci d’angolo: con un gran tiro da fuori area di Stulac e con un tap-in di Modolo.
Il Palermo ha avuto modo di provare sulla sua pelle queste caratteristiche nella partita di ritorno del 27 aprile scorso: nel 3-0 che è valso l’esonero di Bruno Tedino ci sono i primi due gol con conclusioni da fuori e il terzo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Quel Palermo, però, è sembrato decisamente diverso da quello visto poi contro Bari, Ternana, Cesena e Salernitana. Il Venezia è una squadra corale che ha portato al gol diciassette giocatori, compreso Moreo, l’attaccante passato a gennaio al Palermo. Non ha un bomber, visto che il suo capocannoniere è Litteri, autore di 7 gol e proprio il reparto avanzato è il settore meno forte della squadra visto che ha il decimo attacco della B con 56 gol fatti. Di contro la retroguardia valorizza il gran lavoro della squadra, visto che ha chiuso la stagione con la terza miglior difesa alle spalle di Parma e Palermo. Fra gli attaccanti dietro Litteri ci sono Zigoni con sei reti, Geijo e Marsura con cinque, Falzerano e Pinato con quattro. Un buon apporto in termini di gol arrivano anche dai difensori, a parte quello realizzato al Palermo dall’ex Andelkovic, gli altri due perni della retroguardia veneta hanno segnato tre reti Domizi e quattro Modolo. Sette come Litteri, invece, anche i gol realizzati da Stulac, gioiello e punto di forza della squadra di Inzaghi. Il centrocampista sloveno, ventitreenne, è già un pezzo pregiato del prossimo mercato: inventa, recupera palla e tira da lontano. L’ultima perla domenica sera con un tiro da quaranta metri a giro sotto l’incrocio dei pali”.