Repubblica: “Catania verso l’addio al campionato. Adesso anche le trasferte sono un problema”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla situazione del Catania.

Otto ore di pullman per raggiungere Castellammare di Stabia, dove oggi alle 14.30 si disputa Juve Stabia – Catania. Una trasferta ostica sotto ogni unto di vista, ma i giocatori rossazzurri principalmente si chiedono fino a quando potranno scendere in campo, per svolgere il loro lavoro. Il buco nero generato dall’asta deserta, rischia di risucchiare le ultime briciole di speranza del gruppo di Baldini. Si allenano, indossano la divisa da gara, la sudano, raccolgono gli applausi dei propri tifosi, anche quando escono sconfitti (come sabato scorso contro il Picerno) ma non riescono più a guardare oltre la stretta quotidianità. In teoria hanno da disputare ancora tredici partite di campionato, in pratica lo spazio temporale della stagione calcistica del Catania è circoscritto al 28 Febbraio (data di scadenza dell’esercizio provvisorio), e dunque per quattro partite. E poi che ne sarà di questa squadra? Oltre i giocatori, da venerdì se lo chiedono i sostenitori etnei, attoniti e impotenti, al cospetto del disinteresse disarmante mostrato dalla classe imprenditoriale sul bando di vendita del ramo calcistico della società fallita Calcio Catania.

Fino a poche ora prima di scendere in campo contro il Picerno, i giocatori coltivavano la speranza di trovare una nuova proprietà pronta a valorizzarne emotivamente le loro prestazioni. Ma anche questa illusione si è dissolta, e adesso non sanno più cosa pensare, e la classifica continua ad accorciarsi pericolosamente verso la zona play-out, e rischia di divenirlo in modo ancora più allarmante, già da oggi. E non soltanto per le difficoltà oggettive della gara contro la Juve Stabia (reduce da 3 successi ed 1 pareggio nelle ultime 4 uscite al Menti). Una forte spallata verso la zona pericolo potrebbe infatti già darla questa mattina il Tribunale nazionale federale della Figc, con una ulteriore penalizzazione in classifica (il rischio è di 4 punti), per mancato pagamento di stipendi da parte di Sigi.

E sullo sfondo, c’è la scadenza del 16 febbraio, con gli adempimenti federali che dovranno essere onorati da parte della curatela fallimentare per non incorrere in un terzo deferimento alla procura federale, con conseguente ulteriore penalizzazione. In questo scenario surreale, e in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del tribunale fallimentare, i giocatori del Catania indosseranno la maglia rossazzurra, fronteggeranno l’avversario di turno, ma nel chiuso dello spogliatoio dello stadio di Castellammare di Stabia, e prima di risalire sul pullman che nel cuore della notte li riporterà in Sicilia, si chiederanno ancora una volta “Fino a quando ci faranno giocare?”