Repubblica: “Catania senza pace la protesta dei calciatori: “Pagateci gli stipendi”
L’edizione odierna de “La Repubblica” so sofferma sul Catania e sulla protesta dei calciatori senza stipendi.
Alla vigilia della firma del rogito notarile che sancirà l’acquisto da parte di Benedetto Mancini del ramo calcistico d’azienda del Catania, i giocatori rossazzurri insorgono e chiedono un incontro chiarificatore alla curatela fallimentare sulla sorte dei loro stipendi. Mentre il neo proprietario in pectore del club, oggi pomeriggio alle 18.30, firmerà l’atto di trasferimento versando con assegni circolari il saldo di 375 mila euro previsto dalla procedura di vendita, i giocatori, reduci dall’impresa di Avellino (che vale il momentaneo
ingresso in zona play-off), affidano all’Associazione italiana calciatori un duro comunicato, volto ad
evidenziare i ritardi sul pagamento delle retribuzioni, nonostante le, ad oggi inascoltate, richieste di
chiarimento agli organi rappresentativi della procedura fallimentare nominati dal Tribunale di Catania.
«Abbiamo atteso sino a oggi per prendere pubblicamente posizione sulla nostra situazione – recita il comunicato – Abbiamo dato il massimo sul campo mostrando la nostra professionalità ed estraniandoci dalle quotidiane preoccupazioni. Molti di noi, con famiglie a carico e lontani da casa, hanno dovuto fare l’impossibile per superare gravi difficoltà economiche. In tutta questa situazione abbiamo più volte chiesto chiarimenti alla curatela fallimentare, che non ha mai risposto alle nostre richieste. In particolare, abbiamo richiesto che ci venisse spiegato perché, pur in presenza di importanti fideiussioni a garanzia dei nostri stipendi (prestate dalla società all’atto dell’iscrizione al campionato), le stesse non siano state utilizzate per pagarci le retribuzioni arretrate di novembre e dicembre».
I calciatori non si spiegano il motivo per cui a fronte di numerose pec inviate nelle scorse settimane, i curatori (che fino ad oggi rappresentano legalmente il club rossazzurro in esercizio provvisorio), non abbiano dato loro risposte, né fissato un incontro a chiarimento, sul perché debbano ancora attendere il saldo degli stipendi di novembre e dicembre 2021, complessivamente circa 250 mila euro lordi. La tesi sostenuta dalla curatela, anche con riferimento alle scadenze Figc, è che trattandosi di obbligazioni economiche sorte in data antecedente al 22 dicembre 2021, di dichiarazione del fallimento, la stessa non potesse farsene carico, competendo al nuovo proprietario. Ma nel comunicato, i giocatori chiedono che venga loro spiegato perché, pur in presenza di fideiussioni prestate all’atto dell’iscrizione al campionato, le stesse non vengano utilizzate per i pagamenti in loro favore. In attesa che Mancini prenda ufficialmente in carico la gestione del club, i calciatori, che hanno ricevuto il saldo di gennaio e febbraio, vogliono scongiurare il rischio di vedere ulteriormente procrastinato a giugno (in applicazione delle proroghe delle scadenze stabilite dalla Figc come misure anti Covid) il pagamento delle mensilità scadute, nonché di quelle che maturande fino alla fine del campionato. «Oggi ci troviamo di fronte a una situazione economica complessa – si conclude così il comunicato pubblicato dall’Aic – visto che, rispetto ai nostri colleghi delle altre società, ci è negata la possibilità anche solo di agire giudizialmente per il recupero delle retribuzioni arretrate, in virtù del fallimento della società.