Repubblica: “Catania, Lucarelli ammaina le bandiere”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul momento del Catania. Lucarelli non le ha mandate a dire e le bandiere rischiano di trovare sempre meno spazio. Su di loro Lo Monaco aveva riposto le speranze di risalita, ma oggi, sia per motivi anagrafici che fisici, in serie C non riescono più a garantire, con continuità, il passo e le giocate che fanno la differenza. Nell’ultima partita contro la Sicula Leonzio, Biagianti e Lodi sono stati simultaneamente sostituiti dal tecnico per scelta tecnica. Accomodatisi in panchina, a fianco di Marchese e Llama, hanno assistito da un’inedita prospettiva al seguito ed al finale della partita, poi vinta dal Catania. E come in un simbolico passaggio di consegne, a guidare la poderosa rimonta dei rossazzurri sono stati Di Molfetta e Mazzarani, i loro subentrati. «L’atteggiamento del primo tempo della gara con la Leonzio era da passeggiata ad Aci Castello – dice Cristiano Lucarelli – abbiamo fatto delle scelte coraggiose, mettendo più corsa e gioventù, e ricavandone risposte importanti, di cui dovrò tener conto in futuro. Se vogliamo alimentare un certo tipo di sogno, da qui al calciomercato non possiamo permetterci il lusso di guardare in faccia a nessuno: bandiere e non bandiere, giovani e non giovani. Su questo siamo d’accordo con la società, da qui al 22 Dicembre trarremo le dovute conclusioni, senza offesa per nessuno». Nelle tre gare del Lucarelli bis, Llama ( reduce dall’ennesimo infortunio muscolare) non ha messo piede in campo, Marchese ha giocato soltanto la prima partita, Biagianti e Lodi ( che a Pagani, nel match poi rinviato, non avrebbe giocato titolare) sono stati sostituiti in tandem sei giorni fa. Per le quattro ” bandiere” del Catania, tutte col contratto in scadenza 30 Giugno 2020, c’è aria di ridimensionamento tecnico.

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Redazione Ilovepalermocalcio