Repubblica: “Cascio-Zamparini, ora si fa sul serio. I dettagli della tratattiva che potrebbe cambiare il futuro del Palermo”
“Martedì il primo incontro a Venezia, ieri il pranzo a casa Zamparini ad Ajello del Friuli. Vanno avanti i contatti fra l’imprenditore italoamericano, originario di Castelbuono, Frank Cascio e il presidente del Palermo. Dopo il giro di presentazioni del primo appuntamento negli uffici del Venezia di Joe Tacopina, ieri c’è stato il secondo contatto, più informale, nella villa di Zamparini. Un pranzo che nelle intenzioni di chi lo aveva organizzato sarebbe dovuto rimanere segreto, perché non si doveva parlare della trattativa, ma si sarebbe dovuto solamente approfondire la conoscenza fatta il giorno prima. L’incontro, in realtà, è stato anche l’occasione per chiarire alcune voci sulla trattativa trapelate il giorno prima e che hanno rischiato di gettare dei dubbi sull’esito positivo del primo appuntamento. Attorno al tavolo di casa Zamparini, ad assaggiare i manicaretti preparati anche dalla moglie del patron rosanero Laura e a gustare i vini della cantina di famiglia, oltre ai due protagonisti della trattativa c’erano anche il presidente del Venezia Joe Tacopina, il mediatore finanziario Brad Rangell, l’executive manager rosanero Angelo Baiguera e il socio di Frank Cascio Paul Baccaglini. Al termine del pranzo Cascio e Zamparini si sono lasciati con l’impegno da parte dell’imprenditore italoamericano di inviare una proposta economica scritta entro una settimana. Ieri non si è parlato di soldi e transazioni, ma già a luglio Cascio nel corso di alcune interviste aveva lasciato intendere di avere un budget di 50 milioni da mettere sul piatto per comprare l’intero pacchetto azionario della società di viale del Fante. Frank Cascio poi è volato a Palermo ieri sera e ha raggiunto i suoi parenti a Castelbuono dove ha intenzione di trascorrere una settimana in famiglia. Già, perché è proprio dalla cittadina sulle Madonie che inizia la storia dei Cascio. Tutta la sua famiglia infatti è di Castelbuono. Il nonno, Ciccio, lo teneva ancora in braccio quando Frank ha iniziato a seguire le partite di calcio. Il padre, Mimmo, faceva il direttore d’albergo a Taormina, poi si trasferì nel New Jersey dove sono nati i suoi cinque figli. Frank, classe 1979, è il più grande ed è proprio nell’albergo di lusso che dirigeva il padre che conobbe Michael Jackson diventando prima amico del re del pop, poi anche uno dei manager. La testimonianza di Frank Cascio per Michael Jackson è stata fondamentale anche per il proscioglimento nel 2005 dall’accusa di abusi sessuali su un tredicenne. Dal punto di vista finanziario l’impero dei Cascio è cresciuto anche grazie al business della ristorazione che il padre ha inseguito dopo che ha lasciato la direzione degli alberghi di lusso. Dopo la morte di Michael Jackson Frank Cascio è rimasto nell’ambito dello spettacolo e insieme al suo socio Paul Baccaglini, anche lui presente ai due incontri con Zamparini, ha diversificato i suoi investimenti dall’industria automobilistica all’energia pulita fino all’area farmaceutica. Tifoso del Palermo da sempre, come molti palermitani ha anche simpatie per squadre più blasonate: chi lo conosce racconta del suo amore per la Juventus nato forse per contrastare il tifo milanista del padre e interista dello zio. Ad avvicinare Cascio a Zamparini è stato Joe Tacopina, il presidente del Venezia che aveva ricevuto dal presidente del Palermo il mandato a trovare acquirenti interessati al club rosanero. Quando Tacopina gli ha prospettato la possibilità di provare ad acquistare i rosanero, Cascio non ci ha pensato due volte. Prova ne sia che all’incontro di martedì si è presentato con l’amministratore delegato della Iron Clied Sports Bradley Rangell, società che ha curato transazioni finanziarie nelle maggiori leghe sportive statunitensi, nella formula Nascar e in Premier League. Se l’affare andasse in porto Frank Cascio sarebbe pronto a vivere a Palermo per seguire in prima persona la squadra. Zamparini, in questo momento, ha sul tavolo due offerte: quella degli imprenditori immobiliari cinesi e l’ultima di Cascio. Il patron si trova nella posizione ideale per valutare la proposta migliore non solo per le sue finanze ma anche per il futuro societario del club: una delle condizioni che ha posto sia ai cinesi che a Cascio, infatti, è la garanzia sulla solidità della gestione futura della squadra, sia per l’aspetto sportivo che delle strutture da creare: con stadio e centro sportivo come obiettivi primari”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.