“Si chiama “modello 45”, un fascicolo esplorativo senza nessuna ipotesi di reato e senza indagati. Sul Palermo ad oggi negli uffici della procura c’è soltanto questo. Un fascicolo esplorativo aperto circa due mesi fa. Sui motivi di questa indagine la procura mantiene il più stretto riserbo: potrebbe trattarsi di accertamenti conseguenti al blocco del fido di 2,5 milioni da parte di Unicredit o dopo il pignoramento da parte di Riscossione Sicilia per 200 mila euro sui conti correnti del Palermo presso lo stesso istituto di credito per un vecchio contenzioso ereditato dalla gestione del vecchio proprietario Franco Sensi. «In particolare – chiariscono gli avvocati del Palermo Enrico Sanseverino e Francesco Pantaleone – nessuna attività, ad oggi, è stata effettuata dalla guardia di finanza per acquisire o sequestrare documentazione fiscale del Palermo. Nessuna informazione di garanzia in merito è stata mai notificata a Maurizio Zamparini né allo stesso modo risultano procedure presso la sezione fallimentare del tribunale di Palermo». Altra ipotesi potrebbe essere legata al passaggio di proprietà del club dal Gruppo Zamparini alla società controllata da Paul Baccaglini. I tempi lunghi del closing potrebbero avere spinto la procura a vederci chiaro. Il desiderio di fugare ogni lato oscuro nella trattativa è più o meno lo stesso del famoso esercito di professionisti e consulenti in giacca e cravatta citati più volte da Baccaglini. I suoi uomini, a questo proposito, hanno passato al setaccio gli ultimi cinque anni della vita del Palermo senza trovare anomalie particolari. Può restare il dubbio sull’ultimo anno di gestione che si chiude il prossimo 30 giugno e chiaramente le notizie che dalla procura arrivano sul tavolo della trattativa a Londra possono rallentare le operazioni, ma non sembrano preoccupare le parti in causa al punto da fermare il conto alla rovescia per il closing. Al momento, inoltre, non c’è stato alcun controllo da parte della guardia di finanza sui conti del Palermo che sono comunque certificati semestralmente dagli organismi di controllo. Secondo i legali della società non ci sarebbero esposti da parte dei creditori. «La gestione economica del Palermo come tutte le società calcistiche – precisano i legali del club – è controllata costantemente e certificata»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.