Repubblica: “Carbonaro, l’esordio con Cavani e i gol in giallorosso: vi racconto i miei primi passi in rosanero”
L’edizione odierna di “Repubblica” si sofferma sulle parole di Paolo Carbonaro, attaccante del Fc Messina e palermitano doc: «Ricordo che da bambino, con i miei amici, trasformavo in un campo di calcio lo spiazzale dello sfasciacarrozze di Carini. E proprio lì che iniziò tutto» . Classe 1989, è l’attuale capocannoniere del girone I della Serie D con 10 gol in 15 partite, cresciuto proprio nel vivaio rosanero. Restano inevitabilmente indelebili quei ricordi con la maglia della sua città, come il giorno dell’esordio in A: «Era il 18 maggio del 2008, giocavamo a Siena e sul risultato di 2- 2 Colantuono mi chiamò durante la fase di riscaldamento dicendomi: “Carbo, vieni qui, è il tuo momento. Entra e gioca come sai”. Ero emozionatissimo e mi tremavano le gambe, sono entrato al posto di Jankovic andando a comporre il tridente d’attacco con Miccoli e Cavani. Da tifoso del Palermo è stata un’emozione pazzesca». Una stagione che Paolo Carbonaro non dimenticherà mai: ” Dopo aver fatto il ritiro pre campionato con la prima squadra ed essermi allenato tutto l’anno con calciatori del calibro di Sirigu, Barzagli, Zaccardo, Balzaretti, Miccoli, Amauri e Cavani, esordire in serie A con la maglia del Palermo, da palermitano, è stato incredibile» . Poi per il palermitano tante esperienze in Serie C con le maglie di Monopoli, Giulianova, Barletta, Gela, Catanzaro, Hinterreggio, Aversa Normanna, Vigor Lamezia e Monza. Nella stagione 2015-2016 arriverà per lui la chiamata del Venezia dove Paolo disputerà il suo primo campionato di serie D: 32 partite, 12 gol ed un tandem d’attacco devastante con Barreto che spinse il Venezia a vincere il campionato. Nelle tre stagioni successive per Carbonaro esperienze con Altovicentino e Folgore Caratese, prima del ritorno nella ” sua” Sicilia: « Alla chiamata del Messina non ho potuto dire di no, e la voglia di riavvicinarmi alla mia famiglia sicuramente ha inciso parecchio. Il lunedì, dopo la partita, ho l’occasione di tornare a casa e vedere i miei cari, la mia fidanzata Jessica è la mia prima tifosa, nonché il mio ” amuleto” dato che sta seguendo quasi tutte le gare dalla tribuna portandomi fortuna, e spero presto di vedere sugli spalti anche mia mamma, che però mi supporta e mi segue sempre anche a distanza». Momento magico per l’Fc Messina e per il bomber palermitano: peloritani reduci da quattro vittorie consecutive con il tecnico Ernesto Gabriele che ha preso il posto di Costantino, sesto posto in classifica con 26 punti e secondo miglior attacco del torneo con 27 gol uno meno del Palermo. Accarezzando il sogno di tornare tra i professionisti: «Ho trent’anni, ma credo che non sia mai troppo tardi per crederci e sognare. Io ce la sto mettendo tutta e darò il massimo per tornare tra i professionisti».