Repubblica: “Capolavoro Trapani, record e terzo posto”
“Tutti in piedi. Questo Trapani merita solo applausi. L’ottava vittoria consecutiva (2-1) è un capolavoro di intelligenza, maturità, consapevolezza. Di capacità di aspettare, leggere la partita, di farla girare nel momento giusto. Con il terzo posto solitario in classifica, il record di successi consecutivi in serie B (condiviso con Juventus, Verona) e otto punti di vantaggio sulla nona posizione, adesso ogni limite è caduto. Certo, il talento di Bruno Petkovic è uno spettacolo di purezza calcistica e consente spesso di fare la differenza; ma la capacità principale di questo gruppo è unire coesione ed estetica, pazienza e risolutezza, con la peculiarità di attingere il meglio da tutti i protagonisti. La sfida con il Cesena non era semplice: conclamata la forza degli avversari, c’era anche il rischio che il Trapani venisse sopraffatto dal calore del Provinciale (ancora più di 6 mila spettatori), ricolmo di attese e di entusiasmo. Invece, come se nulla fosse, la formazione granata ha iniziato la gara con il giusto piglio, obbligando gli avversari a chiudersi dietro. Già all’8’, Fazio si incunea in area, calciando sull’esterno della rete, e due minuti dopo è Citro a colpire di testa, ma troppo centrale. Sono segnali di carattere e il Cesena non riesce a sganciarsi da un canovaccio remissivo che esalta le giocate del Trapani. Tanto che il vantaggio granata è un frutto maturo, raccolto dopo una traversa colpita da Petkovic su punizione (27’). Al 33’, Citro conduce un contropiede per vie centrali, serve sulla sinistra un pallone per Barillà, che incrocia sul secondo palo e fa esplodere il Provinciale. La partita prende definitivamente la direzione voluta, con il Trapani che vola via. Se il coro della curva per Serse Cosmi è ormai un tormentone, quello per il direttore sportivo Daniele Faggiano è una novità assoluta. Un altro sintomo di come i tifosi granata vogliano stringersi intorno alla squadra in ogni modo, riconoscendo a tutti i meriti di una stagione che rimarrà memorabile. Nella ripresa, la reazione del Cesena è fisiologica, e aiutata dall’ingresso in campo di Sensi (centrocampista già della Juve) e Falco (ex granata, di gran lunga il migliore dei suoi). Il Trapani non arretra, anche se inevitabilmente deve concedere qualcosa. Il Trapani, però, ha Petkovic, che prima si diletta in un paio di veroniche da urlo e poi conclude in gol un’azione magistrale costruita da Citro e proseguita da Nizzetto con un cross che lo stesso Petkovic gira in porta di testa. Il 2-0 è una panacea, manda in visibilio lo stadio e fa sciogliere l’attaccante croato in un abbraccio da brividi con Nizzetto. E’ il 57’, manca più di mezzora al termine, e non sarebbe umano chiedere al Trapani di chiudere la gara con la stessa intensità. Il Cesena ha ancora energia, Falco è sempre il terminale offensivo più efficace dei romagnoli e Ciano (74’) colpisce il palo con un colpo di testa. Gli uomini di Cosmi si schiacciano un po’, consentono agli avversari di manovrare con un certo agio e di ottenere il gol del 2-1 al 90’, con una zuccata di Dalmonte. Un sussulto non in grado di rovinare la festa. «Siamo uniti non perché vinciamo, ma vinciamo perché siamo uniti. E ad essere uniti siamo squadra, società e tifosi», dice Serse Cosmi. E, come sempre, fotografa nella maniera più efficace una realtà che non ha più bisogno di essere chiamata favola”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica” in merito al momento d’oro del Trapani.