Repubblica: “Capiclan e padrini tornati ai loro feudi. Ora massima allerta per il rischio fuga”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul caos scarcerazioni. Il primo della lista si chiama Alessandro Scalinci, è un “picciotto” della Sacra Corona Unita, la mafia pugliese. L’ultimo, Antonio Iannaco, è un esattore del pizzo a servizio del clan Caiazzo di Napoli. La lista dei 376 rivela che sono i boss sono tornati nei propri feudi. In provincia di Palermo, all’improvviso, sono ai domiciliari alcuni dei colonnelli più pericolosi della Cosa nostra che è stata fedele a Riina e Provenzano. Giuseppe Libreri, che ha lasciato il carcere il 23 marzo, è il capo della famiglia di Termini. E’ tornato anche Stefano Contino, capomafia di Cerda. Nel cuore della Sicilia, Gino Bontempo Scavo, dall’altra Domenico e Giacomo Di Dio. In provincia di Trapani, è adesso a casa un fedelissimo del superlatitante Matteo Messina Denaro, Vito D’Angelo.