“E’ attesa per oggi la sentenza relativa al caso pagamenti in nero del Foggia. La Procura Federale aveva espresso le proprie richieste il 22 giugno, rifiutando il patteggiamento e proponendo l’arretramento all’ultimo posto dei “ Satanelli” nella stagione sportiva 2017/18, che comporterebbe la retrocessione in Serie C e conseguente ripescaggio della Virtus Entella. Il Foggia è stato deferito per responsabilità diretta e oggettiva per illecito amministrativo, sia la società che 37 persone tra dirigenti, staff e calciatori, a causa di presunte irregolarità delle stagioni 2015/2016 e 2016/2017. Non è l’unico caso di doping amministrativo, sono almeno quattro in B, senza considerare il deferimento di Calaiò e del Parma per l’ultima gara a Spezia. E’ praticamente certa la mancata iscrizione del Cesena, che non ha presentato la fidejussione ed è destinato al fallimento. In Romagna si è accumulato un debito di 32 milioni verso l’erario ed è stata rifiutata ogni ipotesi di accordo. Molto delicata è anche l’inchiesta sui conti del Palermo che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di ben nove soggetti, tra cui il patron rosanero Maurizio Zamparini ed i suoi più stretti collaboratori. Le ipotesi di reato sono appropriazione indebita, riciclaggio ed autoriciclaggio, dal falso in bilancio alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, dalle false comunicazioni sociali all’ostacolo alla funzione di vigilanza degli organi competenti. Un quadro pesante. Anche ad Avellino la situazione è delicata. Il presidente Walter Taccone e quattro fornitori sono nel mirino della magistratura. Sarebbero emersi vari reati fiscali, in particolare fatturazioni false, credito d’imposta non dovuto, violazioni IVA e costi non deducibili per diversi milioni. Foggia a parte, negli altri casi il risultato di una retrocessione sarebbe un ripescaggio, con la Ternana prima beneficiaria in base alla classifica ad hoc. Insomma la Virtus Entella, citata da tutti come esempio di gestione impeccabile, finirebbe per retrocedere allo spareggio in un campionato che, secondo quanto sta emergendo, non è stato disputato ad armi pari. Cesena, Foggia ed Avellino sono state avversarie dirette dei chiavaresi nella rincorsa verso la salvezza e hanno beneficiato sul campo dei vantaggi di queste presunte irregolarità, potendo avere più risorse nelle campagne acquisti. Insomma un’altra brutta figura per il calcio italiano”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.