Repubblica: “Caos rosanero, gli Inglesi a caccia di 20 milioni. Ponte e Coen…”
L’edizione odierna de “La Repubblica” approfondisce il caos che si è scatenato attorno al Palermo, con gli inglesi che cercano di correre ai ripari. Ecco quanto riportato: “Scattata la caccia alla liquidità per salvare il Palermo. La ricerca di capitali prevede un programma trimestrale per raccogliere 20 milioni di sterline ( poco meno di 22,88 milioni di euro) per supportare la strategia di investimento della Sport Capital Group plc, la società quotata in borsa che controlla tutta la rete che gestisce la proprietà del Palermo. Ad annunciarlo è stata la stessa controllante del Palermo con una nota sulle comunicazioni ufficiali del listino Nex londinese. Il comunicato fa seguito a quello del 17 gennaio in cui si annunciava una futura emissione di bond per mettere insieme 10 milioni di euro, importo che adesso viene raddoppiato evidentemente per un maggiore fabbisogno del club.
A raccogliere i primi 10 milioni di euro sarebbe dovuta essere la società Pairstech Capital Management LLP. Il piano era quello di mettere insieme fondi per il club con l’emissione di bond dal rendimento quinquennale al sei per cento. L’incertezza della situazione, però, ha portato la Pairstech Capital Management LLP a tirarsi indietro: troppo forte il rischio di rimanere coinvolti penalmente in passaggi poco limpidi. « Pairstech Capital Management LLP – scrive l’ufficio legale della società in una nota inviata a Repubblica – attiva nel collocamento e raccolta fondi per le Pmi, conferma di essere stata contattata per il collocamento del bond Sport Capital Group con conseguente scambio di bozza dei mandati. Tuttavia Pairstech non ha mai proceduto alla firma degli stessi a causa di incertezze legate alla società emittente il bond, alla società potenziale acquirente del Palermo e alla futura composizione degli organi sociali dello stesso Palermo che, quale garanzia per i potenziali investitori, doveva prevedere figure di provata competenza specifica e track record ( riconoscibilità, ndr), come ad esempio quella di Antonio Ponte».
Anche secondo il piano studiato dal faccendiere Corrado Coen, il regista del closing entrato in contatto con Maurizio Zamparini a luglio del 2018 per la ristrutturazione aziendale del Palermo, la figura di Antonio Ponte sarebbe stata fondamentale al punto che era pronta per lui la carica di presidente, oggi occupata da Clive Richardson. La nomina di Ponte, proprietario del fondo Rafin, doveva essere ratificata con l’assemblea dei soci del 26 ottobre 2018. Poi Ponte è stato estromesso dall’operazione.
Ieri intanto è stato il giorno dell’ispezione della Covisoc negli uffici del Barbera. I due ispettori[…] hanno chiesto l’accesso agli atti del closing per verificare la solidità finanziaria dell’operazione e la consistenza economica del club. La Federcalcio vuole vederci chiaro visto che al momento il Palermo non ha fornito la documentazione finanziaria richiesta. O meglio, ha fornito due lettere da parte di intermediari finanziari che non sono state ritenute sufficienti. Le regole, infatti, prevedono che a fornire la certificazione sia almeno « un istituto di credito di primaria importanza nazionale e/ o straniera, con il quale le società abbiano rapporti economici da almeno un anno, che attesti una buona base finanziaria, riscuota stima e considerazione per operatori finanziari ed economici, sia meritevole sotto il profilo bancario di adeguato fido e che alla data della dichiarazione sia in possesso della capacità finanziaria ed economica per far fronte alle esigenze relative all’impegno assunto con l’acquisizione». […] Se la situazione restasse questa la società non sarebbe affiliata ai campionati professionistici della prossima stagione”.