Repubblica: “Caos Palermo. De Zerbi rifiuta e perde tutto?”
“L’ipotesi che Roberto De Zerbi si presenti questa mattina a Boccadifalco per dirigere l’allenamento così come gli ha chiesto Maurizio Zamparini è molto remota. Vicina alla zero. Di fatto però, se il tecnico bresciano dovesse rifiutare l’offerta del presidente perderebbe il contratto da mezzo milione di euro che lo lega al Palermo anche per il prossimo anno e anche gli altri cinquecento mila euro che erano stati inseriti nel contratto come indennizzo in caso di esonero. Una cosa però è certa: ieri Zamparini e De Zerbi si sono visti e hanno litigato. Hanno litigato sui potenziali rinforzi che De Zerbi avrebbe voluto e che Zamparini invece non gli ha voluto o potuto assicurare. Quella di ieri è stata una giornata convulsa. Zamparini, infatti, avrebbe voluto cambiare la guida tecnica della squadra, dare praticamente per archiviato questo campionato e puntare sui giovani programmando il prossimo torneo di serie B. Per questo motivo aveva messo sulla graticola Corini con il quale si è sentito sino a domenica che però in più di una occasione gli ha fatto capire di credere nella salvezza e di non volere svolgere il ruolo di becchino e di accompagnare la squadra nella fossa. Del resto Zamparini già dopo la partita con il Chievo aveva iniziato a mettere in discussione l’ex capitano rosanero sotto la cui guida però il Palermo ha conquistato quattro punti, tre li ha persi nel finale delle gare con Fiorentina e Pescara e a Empoli è stato sconfitto immeritatamente. Ecco perché la decisione di cacciare Corini per richiamare De Zerbi in queste ultime quarantotto ore era stata vista con scetticismo, non solo dai tifosi, ma anche dalla cerchia di collaboratori dello stesso presidente. Ma Zamparini, si sa, quando si mette in testa una cosa va dritto per la sua strada contro tutto e tutti. E così ha convocato De Zerbi facendosi dire di no, ha provato senza fortuna anche con Ballardini e alla fine si è fatto venire in mente l’idea Bortoluzzi (secondo di Guidolin ai tempi del Palermo). Tutte strada poco percorribili per varia natura e che, almeno nel caso di De Zerbi e Ballardini, sarebbero state una marcia indietro che avrebbe avuto dell’incredibile. «De Zerbi rappresenta la mia scommessa persa – aveva detto il presidente in una intervista a Repubblica non più tardi di una settimana fa – È un presuntuoso e se non farà un bel bagno di umiltà non diventerà mai nessuno». Non meno tenere le parole nei confronti di Ballardini. «Ha un carattere del cazzo – la frase di Zamparini nel corso della stessa intervista – Con lui non si può proprio andare d’accordo». Ma la storia di Zamparini e dei suoi allenatori è piena zeppa di questi giudizi altalenanti e chi era un brocco ieri può diventare un fenomeno domani e viceversa. L’auspicio è che succeda lo stesso con Corini che, in un mese scarso di lavoro, ha già conquistato quattro punti, ha ridato entusiasmo al pubblico e ha ricompattato la squadra ridando fiducia a chi non era ancora riuscito a imporsi. Ieri Corini, mentre intorno a lui scoppiava il finimondo, ha svolto regolarmente il suo lavoro in campo a Boccadifalco e ha iniziato a preparare la sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Una partita dura e difficile che, a meno che Zamparini non cambi nuovamente idea e riconosca una buona volta che quello che non va è lo spessore tecnico della squadra e non la guida in panchina, diventa decisiva per il futuro dell’allenatore e della squadra. «Io ci credo. Il mio imperativo è quello di raggiungere a ogni costo la salvezza del Palermo». Basterebbero queste frasi di Corini, pronunciate proprio negli stessi momenti nei quali Zamparini telefonava a De Zerbi, per capire il caos della situazione in casa rosanero”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.