L’edizione odierna di “Repubblica” parla di Fabrizio Cammarata, 45 anni, di Caltanissetta, che ha fatto il suo debutto la scorsa settimana sulla panchina dell’Apolonia, nel massimo campionato albanese, pareggiando con la vice capolista Partizani:
«È stato un ottimo esordio – dice – ma la strada è ancora lunga». Una carriera, quella di allenatore, che l’ex attaccante ha iniziato da 8 anni e che lo ha portato in Albania, in Kategoria Superiore, dopo un brillante percorso da calciatore che lo ha visto partire proprio dalla sua Sicilia: «Ho iniziato a giocare a calcio da bambino – racconta – nel campo in terra battuta vicino casa. A 13 anni arrivò la chiamata della Juve che mi volle dopo avermi visto giocare in un torneo. Ero incredulo e anche un po’ spaventato, ma ho fatto la valigia e sono partito subito, incoraggiato dai miei genitori » . E a Torino Cammarata ha fatto tutta la trafila, fino alla Primavera, vincendo uno scudetto e la Viareggio Cup in tandem con Del Piero: «Mi ha colpito sin da subito la sua umiltà, era fortissimo già allora. Per gli addetti ai lavori eravamo una delle coppie più importanti a livello giovanile e mi allenavo spesso con la prima squadra di Trapattoni. Poi la società decise di cedermi all’Hellas Verona».