“Compito difficile quello dell’allenatore del Palermo Diego Bortoluzzi. E non perché la sua squadra è penultima a dieci punti dalla zona salvezza, a sei partite dalla fine del campionato e con la prospettiva di andare a giocare sul campo della Lazio, una delle formazioni più in forma del momento (ore 15, arbitra Fabbri). Ma perché deve tirare fuori dai suoi giocatori le motivazioni giuste per evitare che anche a Roma la sua squadra incappi in una pessima figura. Nelle ultime quattro trasferte, infatti, i rosanero hanno subito quindici gol segnandone appena tre. E sarà forse anche per questo motivo che alla fine della sua prima settimana per intero alla guida della squadra anche Bortoluzzi, come era capitato ai suoi quattro predecessori, ha deciso di cambiare sistema di gioco. La sua rivoluzione tocca tutti i settori della squadra. Si comincia con il portiere. «Devo valutarli entrambi – dice Bortoluzzi in conferenza stampa – non è detto che siccome ha giocato Fulignati sarà confermato anche contro la Lazio. E non è detto che siccome Posavec è rimasto in panchina contro il Bologna succeda la stessa cosa. Devo vederli all’opera per farmi un’idea fra allenamento e partita. Deciderò all’ultimo». Idee più chiare per quanto riguarda il sistema di gioco visto che si torna alla difesa a tre e i rosanero dovrebbero andare in campo con il 3-4-2-1. «Ma non stiamo qui a parlare di moduli – dice Bortoluzzi – vedrete al calcio d’inizio. Quello che mi interessa è che la squadra abbia un suo equilibrio e che ogni giocatore cerchi di tirare fuori il meglio. Ognuno deve andare in campo trovando le sue motivazioni personali più forti. Abbiamo ancora delle partite da giocare e dobbiamo cercare di fare il massimo in ognuna delle sei partite che rimangono». Non si parla più nemmeno in conferenza stampa di salvezza e speranze. Il tempo dei conti e delle tabelle per i tifosi è già finito. Si guarda più a quello che accadrà fra sette giorni, quando scadrà il tempo che Baccaglini ha indicato per il passaggio di proprietà della società di Zamparini alla YW&F Global Limited. «Ma io mi sono preoccupato più delle cose di campo – precisa Bortoluzzi – a me deve interessare il lavoro quotidiano a preparare la squadra per la partita. Poi quello che si dice fuori dal campo, se c’è pessimismo o se si guarda più alle altre cose non mi riguarda. Abbiamo un impegno sportivo da onorare, questo è il nostro compito e vogliamo portarlo a termine». E forse sarà proprio per cercare di schierare i giocatori più motivati che oggi in campo si vedranno diverse novità. Detto della possibilità che ha Posavec di tornare titolare, in difesa rientrerà Gonzalez e sarà schierato al centro con Sunjic a destra e Andelkovic a sinistra; a centrocampo dovrebbe rimanere fuori Bruno Henrique per fare spazio ai due mediani Gazzi e Jajalo in mezzo con a destra Rispoli, anche lui al rientro dopo l’esclusione per scelta tecnica contro i Bologna, e a sinistra Morganella. Per lo svizzero la maglia da titolare, se sarà confermata, arriva un po’ a sorpresa visto che nelle ultime uscite Pezzella sembrava ormai avere conquistato il ruolo di titolare sulla corsia sinistra anche per il futuro. In avanti, proprio a proposito di futuro, si riparte da Lo Faso che giocherà da attaccante esterno a sinistra in un tridente che sarà completato da Nestorovski al centro e Sallai a destra. «Per fare punti contro la Lazio – spiega Bortoluzzi – bisogna cercare di sfruttare le debolezze di un’avversaria che ama attaccarti. Ora non serve palare di vincere o pareggiare. Metteremo determinazione e voglia per fare un finale di campionato positivo. Se faremo tutto bene il risultato verrà da sé»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.