Repubblica: “Buoni spesa allo Zen. Offre il megastore, in regia i carabinieri”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui buoni spesa offerti agli abitanti dello Zen 2. In tutto tremila euro di buoni, donati dal centro commerciale Conca d’Oro e da spendere all’ipermercato Auchan per generi di prima necessità. Una rivoluzione in un quartiere di frontiera dove in momenti di emergenza sociale come questo, segnato dalla paura del coronavirus, il rischio che il welfare finisca in mano all’intermediazione della mafia è dietro l’angolo. Con questa iniziativa lo Stato, allo Zen 2, segna un punto a favore: ci sono i carabinieri a rispondere ai bisogni della gente. «L’attività di sostegno dello Stato in questo momento è fondamentale — dice il generale Arturo Guarino, comandante provinciale dei carabinieri — È fondamentale dare un segno di fiducia alle persone: lo Stato non è un avversario, è un’entità concreta di supporto nel momento di necessità. Stiamo dimostrando di essere più concreti della controparte illecita». Allo Zen 2 le famiglie hanno fame. Adesso più che mai. Da quando è scattata l’emergenza del coronavirus, in tanti hanno perso i pochi guadagni rimediati con i lavoretti in nero, e adesso c’è chi ogni giorno mangia soltanto un pezzo di pane duro, fritto perché sia più commestibile. I buoni spesa da 50 euro verranno donati alle famiglie da tempo inserite nel programma di contrasto alla povertà “Varcare la soglia” della cooperativa sociale ” L’Albero della vita”, che allo Zen lavora in sinergia con l’associazione Bayty Baytik. «Vogliamo dare un aiuto concreto — dice Antonio Biagianti, direttore del Conca d’Oro — a coloro che, a causa di questa grave emergenza sanitaria, si sono ritrovati da un giorno all’altro nell’incapacità di assicurare un pasto caldo per sé e per i propri cari » . Già ieri alcune famiglie in crisi hanno cominciato a bussare allo porte della caserma per avere notizie dei buoni. Ma le prime sessanta famiglie, al momento, sono quelle individuate dall’associazione Bayty Baytik, anche se è nelle intenzioni della direzione del Conca d’Oro andare avanti nel segno della solidarietà in questo momento difficile. « È un primo aiuto, ne seguiranno altri», dice Biagianti. Le famiglie seguite dai volontari chiedono solo di poter assicurare un pasto ai loro figli. «Tutti hanno perso il lavoro — dice Serena Fleres, dell’associazione Bayty Baytik — Erano badanti, facevano le pulizie nelle case, lavoravano nei bar, magari in nero. Non hanno il reddito di cittadinanza, perché molti non hanno neppure la residenza. Non hanno più quei pochi euro che gli consentivano di fare la spesa». I carabinieri, in borghese, la prossima settimana incontreranno le famiglie nella sede dell’associazione rispettando le regole del momento ed evitando assembramenti: su appuntamento, una alla volta. « Il nostro obiettivo — dice il generale Guarino — è assistere la popolazione nelle sue necessità del momento. Adesso non c’è solo la questione sicurezza, c’è anche la questione sociale. C’è tanto altro da fare. Stiamo lavorando con le associazioni del territorio, allo Zen come altrove, per andare incontro alla gente. I nostri carabinieri, che magari non sono di Palermo, ci chiedono di poter fare qualcosa nel sociale anche nel loro tempo libero».