Repubblica: “Brunori tiene a galla un Palermo opaco e in cerca d’identità”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su Matteo Brunori che a Campobasso ha salvato la faccia al Palermo.
La svolta non è arrivata. Il Palermo, ancora una volta, si butta via e, per fortuna, Brunori, che si regala la sua prima doppietta in campionato, lo tiene, sia pure tra sofferenze, a galla. Mentre Baldini non ha ancora creato le basi per una squadra non più soggetta ad alti e bassi, a promesse non sempre mantenute, con identità più equilibrata e rendimento produttivo. Futuro ancora incerto e numeri da ritoccare. Lo dice una classifica che vede i rosanero al settimo posto, a quattro punti dalla Virtus Francavilla, a tre da Monopo-li, Catanzaro e Avellino. Lo dicono ancora di più i risultati delle ultime partite: due pareggi stentati, con quattro gol incassati che, oltre a portare in dote un paio di punti, hanno messo in mostra le solite difficoltà di concentrazione e un distacco che diventa sempre più vistoso.
Il Palermo a Campobasso è sembrato subito spento, forse troppo convinto alla lunga di sistemare la pratica in assoluta tranquillità. In effetti, dopo il cambio in panchina e un primo contatto favorevole contro il Monterosi, tranne rare luci, è andato spesso sotto per applicazione. È questione di testa, più che di piedi, si dice. Ma entro certi limiti perché alcuni errori e una struttura tecnica insufficiente fanno da sempre parte delle sue caratteristiche negative. Non certo bei segnali anche perché con Bari, Turris e Avellino che perdono era il momento giusto per rientrare prepotentemente nel gruppo delle pretendenti al secondo o al terzo posto. Perché di questo si tratta. L’ipotesi di un riaggancio al vertice, malgrado gli strafalcioni della capolista, sembra tramontata. Il tutto condito dall’evidenza di un girone di qualità mediocre che avrebbe dovuto consentire un’andatura più spedita.
Baldini intanto perde la sua sfida a distanza con Filippi. Almeno in questo sofferto avvio. L’impatto in panchina per l’ex allenatore, nel dopo Boscaglia, fu più felice e immediato: nove punti, con una sconfitta interna contro la Juve Stabia, prossimo avversario e una decisa inversione di marcia, tre in più di Baldini che però mantiene ancora la sua imbattibilità. E su questa, punta per una lunga sequenza positiva. Il punto è, però, che pur con la rivoluzione tattica e psicologica sono arrivati sei punti solo due in più del periodo che è costato l’esonero di Filippi che viaggiava comunque dalla seconda alla quarta posizione. Meno male che c’è Brunori a cui spetta il ruolo di protagonista non solo per i tre gol segnati in due giornate ma perché si conferma, oltre che cannoniere speciale, cento passi più avanti rispetto agli altri. Per mentalità e rendimento. Un bomber ancora da scoprire, nonostante i 27 anni, alla ricerca del tempo perduto, di proprietà della Juventus, sceso di categoria per risalire immediatamente. Della serie che, se il Palermo resta dov’è, l’attaccante per scelta o per iniziativa di chi detiene il cartellino non resterà.