Repubblica: “Brunori, fine della crisi: «Non mi interessano le altre squadre»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e la fine della crisi con Brunori dopo che il capitano ieri ai microfoni del sito ufficiale del club ha chiarito la sua posizione.
Il capitano è tornato e ora la stagione assume una nuova prospettiva, anche in ottica mercato. Brunori non se n’è mai andato, ma il suo gesto d’amore verso la piazza e la città, attraverso un’intervista diretta da Manchester, ha rotto il silenzio dichiarando il suo affetto, rappresentando un punto di svolta fondamentale in una vicenda estiva che ha tenuto tutti col fiato sospeso. Ma andiamo con ordine.
La situazione sembrava quella di una lite tra fidanzati: il 24 maggio il Palermo è stato eliminato dai playoff per mano del Venezia, gettando nello sconforto i tifosi. Questo sentimento è stato aggravato dalle dichiarazioni a caldo di Brunori: «Giocare a Palermo non è semplice perché hai pressioni che in un attimo ti possono distruggere». Queste parole hanno incrinato il rapporto con i sostenitori, già delusi dai continui alti e bassi della stagione e dal mancato raggiungimento della Serie A.
Le dichiarazioni di Brunori, unite a quelle del suo agente («Merita il massimo campionato, a giugno vedremo»), hanno alimentato le paure e attirato critiche, facendo temere un imminente addio del bomber di Macaé. Per due mesi, il silenzio. Il nuovo direttore sportivo De Sanctis ha ribadito la centralità di Brunori nel progetto e la volontà di trattenerlo per costruire qualcosa di grande. Tuttavia, queste parole sono state accolte con scetticismo, mentre i rumors continuavano.
Brunori aveva perso il sorriso in allenamento e non ha più parlato, spingendo vari club di Serie A e B a sondare il terreno, ricevendo sempre un “no” dalla holding. Serviva un segnale forte, che è arrivato a mezzanotte del 29 luglio. Brunori ha dichiarato: «Mi sono espresso male. Ho preferito attendere e riflettere, ma un amore così non può essere rovinato da un’incomprensione. Non mi interessano le altre squadre».
Questo grido liberatorio, accolto positivamente dalla Curva Nord 12 («Buttiamoci questa storia alle spalle»), cambia inevitabilmente la visione del mercato. Nel caso di addio di Brunori, sarebbe stato necessario trovare un sostituto all’altezza, una sfida non facile con il torneo alle porte, che inizierà prima della chiusura del calciomercato il 30 agosto, precisamente il 16 agosto con la gara inaugurale a Brescia. Grazie all’arrivo di Henry e alla permanenza di Brunori, il reparto avanzato è quasi completo, salvo eventuali ritocchi last minute.
A centrocampo, dopo che le piste Mazzitelli e Martegani sono sfumate rispettivamente per l’ufficialità al Como e il recente “sì” al Boca Juniors, si potrebbe puntare su Hans Nicolussi Caviglia, in cerca di un ruolo da protagonista che non troverà alla Juventus. Il prezzo è alto (circa 8 milioni) e su di lui ci sono varie società, con il Cagliari in pole position. In difesa, si cerca un compagno per Lund a sinistra e permane la candidatura di Carissoni. Ioannou sembra diretto verso la Sampdoria e su Barbieri (Juventus) c’è anche il Pisa.
Dubbi e dilemmi, ma con una consapevolezza: l’acquisto più importante — anche se metaforico — è stato fatto. Brunori resta per portare il Palermo in Serie A.