L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta alcune dichiarazioni del tecnico del Palermo Bruno Tedino in vista del match di oggi contro il Venezia: “Tedino, cosa potrà dare in più il suo nuovo collaboratore Bacconi?
«Per la verità il suo arrivo è una delle prime cose che ho chiesto a Valoti un paio di mesi fa. Serviva una figura che mi aiutasse a trasferire il lavoro che facciamo nella testa dei giocatori. Serviva il migliore e non siamo riusciti a prenderlo prima per i suoi motivi di lavoro. Non è solo uno statistico o un tattico, ma è un professionista che ha anche una grande cultura calcistica. È una persona in più che speravo di avere prima. Non ha la bacchetta magica, ma con un certo tipo di lavoro metodico può influire nelle prestazioni dei giocatori».
L’emergenza per lei non finisce mai. Come si regolerà tenendo conto che ormai le partite sono sempre di meno?
«La situazione non ci fa stare allegri. Non sono solo Coronado, Nestorovski, Bellusci, ma ci sono anche Szyminski, forse Dawidowicz, ma se vogliamo arrivare in fondo dobbiamo farlo con le nostre forze. A parte l’Empoli, le altre fanno fatica tutte. Però non dobbiamo commettere l’errore di fare la corsa sulle altre squadre, ma pensare solamente a noi stessi.
Avremo difficoltà, ma chi giocherà sarà all’altezza. Detto ciò rinunciare contemporaneamente a tutti quelli che non avremo a disposizione non è certo il migliore approccio, ma niente alibi e andiamo avanti».
L’anno scorso Inzaghi le arrivò davanti, cerca rivincite?
«Tutti gli allenatori cercano di vincere. Ci stimiamo, ci abbracceremo prima della partita come abbiamo sempre fatto, poi ognuno vorrà prevalere sull’altro.
L’anno scorso è stato bravissimo a vincere il campionato e gli vanno fatti i complimenti per la stagione che sta facendo. Il Venezia sa difendersi ed è pericoloso quando sceglie di attaccare.
Dovremo stare attenti anche alle palle inattive: ci siamo allenati anche su questo aspetto non solo in fase difensiva, ma anche sui calci piazzati in nostro favore.
Partite così equilibrate potrebbero risolversi anche così».
Si può fare una griglia di pericolosità delle vostre avversarie nella volata promozione?
«Non sono in grado di farlo perché il calcio è imprevedibile.
Dobbiamo fare il nostro percorso con intelligenza e umiltà. E fare una battaglia contro il Venezia senza pensare ad altro. Possiamo però dire che vincere la partita contro il Venezia potrebbe farci spiccare il volo in classifica, significherebbe mettere un bel mattoncino sulla nostra costruzione»”.