Repubblica: “Bruno Henrique: “Pronto per giocare contro il Napoli. Zidane e Pirlo mio idoli”

Bruno Henrique, aveva diverse possibilità: come mai ha scelto Palermo? «Fra le tante offerte che avevo ricevuto quella del Palermo era la più interessante e poi i rosanero mi hanno cercato con più forza sin dai primi contatti». Quanto tempo pensa che le servirà per abituarsi al calcio italiano? «Le difficoltà ci sono sempre, in tutti i campionati. La serie A è difficile, ma penso che a livello di pressioni e difficoltà non ci sarà poi così tanta differenza rispetto al Corinthians. Anche il massimo campionato brasiliano è un torneo di livello. Ovviamente spero di adattarmi il più presto possibile». Quali sono le sue caratteristiche? «In Brasile nel Corinthians ho fatto sia il centrocampista davanti alla difesa con compiti di copertura, ma anche il regista in un centrocampo a due, con due fonti di gioco. Ora vedremo quale posizione potrà essere la migliore per me e per il Palermo. Per me non fa differenza». Si è posto un obiettivo in termini di gol? «Difficile dire adesso quanti gol segnerò. Con il Corinthians da centrocampista arretrato ne ho realizzati quattro in venti partite. Quello che però è portare con onore la maglia del Palermo e devo ringraziare il presidente Zamparini e tutti i dirigenti che si sono occupati della trattativa per avermi dato l’opportunità di arrivare in Sicilia». Per i brasiliani che giocano in Italia si parla spesso di saudade. Edmundo addirittura aveva una clausola che gli permetteva di tornare in patria per il carnevale. Lei? «Non penso proprio che avrò saudade perché sono davvero molto felice di essere a Palermo. Penso solo di adattarmi rapidamente al calcio italiano ed europeo. L’Italia poi è un paese bellissimo che accoglie bene. Sono davvero troppo felice per pensare di avere saudade». Ha chiesto consiglio a qualche suo connazionale prima di accettare Palermo? «Non ho parlato con nessun collega. Ho solo chiesto informazioni a mio fratello Douglas Corsini che gioca a calcio a 5 in Italia da 14 anni. Mi ha detto di non farmi scappare questa possibilità perché sarebbe stata un’opportunità unica». Ha un giocatore in particolare come modello di riferimento? «Non ne ho, ma da bambino si hanno sempre dei punti di riferimento e a me piacevano molto Zidane e Pirlo. Erano due miei miti». Domenica ha visto Inter-Palermo, che impressione le ha fatto la sua nuova squadra? «Ho visto un gruppo compatto che ha giocato con grande intensità. Quando i miei compagni avevano la palla fra i piedi provavano sempre a giocarla e non la buttavano mai via. Penso che faremo un buon campionato». Pronto per giocare contro il Napoli? «In Brasile siamo a metà stagione e fino ad ora ho giocato titolare. Qui siamo appena all’inizio del campionato. Sono in forma e a disposizione dell’allenatore. Tocca a lui fare le scelte»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”