Repubblica: “Brucia il bus ultrà, la domenica di follia del tifo violento”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sugli scontri avvenuti ieri in occasione di Paganese-Casertana.

La guerriglia ultrà rischia di provocare una strage nel centro di una città per una partita di serie D. A Pagani, in provincia di Salerno, almeno cinquanta teppisti, tutti incappucciati, sostenitori della squadra di casa, la Paganese, hanno teso un’imboscata al bus che trasportava i tifosi ospiti della Casertana. Colpito da un fumogeno o da una molotov, il pullman è andato in fiamme. Ed è scoppiato il finimondo. Il bilancio finale è di tre feriti, due tifosi casertani e un carabiniere, un appartamento evacuato, atti di vandalismo contro auto in sosta. Ma sarebbe finita ancora peggio se l’autista non avesse avuto la lucidità di aprire le porte dell’autobus consentendo ai passeggeri di scendere. Un’altra giornata di follia, dunque, a due settimane dagli incidenti dell’8 gennaio sull’Autosole, quando ultrà di Napoli e Roma si erano scontrati nell’autogrill di Badia al Pino, a pochi chilometri da Arezzo. Il Viminale annuncia «massimo rigore nei confronti dei responsabili degli incidenti e delle due tifoserie», ma non solo: si prepara «un’approfondita riflessione circa i criteri con cui sarà, d’ora in avanti, consentito lo svolgimento di partite considerabili “a rischio” anche nelle serie minori».

Alla vigilia di Paganese-Casertana, l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive aveva rilevato «profili di criticità», suggerendo come misure organizzative la vendita dei biglietti per i tifosi ospiti fino alle 19 del giorno precedente la partita, la trasmissione a cura della Casertana dell’elenco nominativo degli acquirenti alla questura di Salerno, e l’eventuale impiego di volontari della Casertana come steward nel settore ospiti. La guerriglia però si è scatenata lontano dallo stadio. Dice il prefetto di Salerno, Francesco Russo: «C’è stato un vero e proprio agguato da parte di teppisti che non si possono ritenere tifosi. Il servizio predisposto alla vigilia era stato ritenuto adeguato per scortare i sostenitori della Casertana. Sono state attuate tutte le misure suggerite dall’Osservatorio, tenuto anche conto che, in occasione della gara di andata, non si erano verificati problemi». Le indagini sono coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore diretta dal procuratore Antonio Centore. Gli uomini della Digos e i carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore stanno visionando i filmati, sia quelli avuti da privati attraverso i social sia quelli delle telecamere di sorveglianza della zona. Il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, sottolinea: «Stiamo lavorando per individuare i responsabili e procedere con l’arresto differito. La partita era attenzionata ed infatti avevamo predisposto un servizio, ma non è possibile impiegare centinaia di uomini per presidiare un intero percorso. È stata un’imboscata, forse i criminali erano nascosti anche all’interno di edifici. Chiederemo misure esemplari. Dal punto di vista penale si configura il reato di strage: se le porte dell’autobus non si fossero aperte, nel rogo sarebbero potute morire delle persone».