L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul ritorno di Brignoli allo stadio “Vigorito”, dopo la celebre rete siglata contro il Milan: «Forse il mio gol non sarà stato il più bello o il più importante – ha scritto Brignoli sui social celebrando quella rete a un anno di distanza, lo scorso dicembre – ma di sicuro è entrato in maniera devastante nelle giornate di tutti noi. Quel giorno c’era chi piangeva di gioia, chi aveva gli occhi increduli, chi si guardava intorno per capire se tutto fosse vero. Chi si arrabbiava, chi chiamava l’amico per prenderlo in giro o chi semplicemente si godeva il momento. Questo momento sarà per sempre mio». Tuttavia, la sua stagione in Campania non fu una delle più felici, giocò poco a causa della clausola per il suo riscatto che avrebbe dovuto pagare il Benevento dopo un determinato numero di presenze: «Segnare un gol per un portiere è un momento raro, è normale che se ne sia parlato tanto anche perché c’è stata una concomitanza di cose che mi ha dato ancora più popolarità: era la prima partita sulla panchina rossonera di Gattuso e il primo punto per il Benevento firmato con un gol del portiere. Mi ha fatto piacere che se ne sia parlato tanto, ma io ho fatto tantissimo per diventare un portiere e voglio essere ricordato per quello». Successivamente, entrò in nomination per la rete più bella dell’anno al Gran galà del calcio, poi vinta da Icardi. Stellone sa che può contare su un bomber in più a Benevento.