Repubblica: ‘Brescia, la grande occasione del Palermo 2’

L’edizione odierna de “La Repubblica” scrive del Palermo del tutto diverso che sabato affronterà il Brescia in trasferta. Una squadra decimata dagli 8/11 impegnati con le proprie nazionali. Ecco quanto si legge:

“Non chiamatelo né Palermo 2, né seconda squadra, né la squadra delle riserve. Chi andrà in campo sabato a Brescia si sente titolare così come gli otto giocatori che hanno giocato dal primo minuto sabato scorso contro lo Spezia. «Capisco che nel calcio è facile mettere delle etichette – dice il portiere Alberto Pomini – ma non sono tanto d’accordo con chi definisce chi giocherà sabato contro il Brescia l’altro Palermo. Siamo un gruppo di venticinque giocatori, normale che si parli di titolari e di riserve, dodicesimo e star della squadra. Ho detto ai ragazzi che andranno in campo di essere positivamente incazzati e dimostrare che non hanno nulla di meno di chi ha giocato sabato scorso. In un campionato lungo come quello di serie B chi gioca di meno farà una ventina di partite. Servirà l’aiuto di tutti». Pomini, trentasei anni fatti a marzo, guiderà il gruppo che sabato a Brescia si giocherà la loro grande occasione per l’assenza dei nazionali. Dall’alto della sua esperienza si candida per fare da guida a un gruppo che si prepara a cogliere al volo un’opportunità. «Chiaramente anche a noi che andremo in campo – fa notare Pomini – dispiacerà non avere con noi i nostri compagni, ma il calcio è fatto di opportunità, la partita di Brescia è un treno che passa e che bisogna prendere al volo. So bene quale sia il mio ruolo di chioccia, ma siamo appena alla seconda partita di campionato e già tocca a me. Le occasioni vanno sempre sfruttate nel migliore dei modi». Per Pomini sarà la prima partita da titolare dopo più di due anni: l’ultima da titolare è stata il 31 maggio del 2015, ma per la maggior parte dei suoi compagni sarà l’esordio in campionato, se non addirittura in Italia: è il caso del polacco Dawidowicz, candidato a una maglia da titolare insieme con i connazionali Szyminski e Murawski. Ma anche di Rolando, che dovrebbe esordire in rosanero per sostituire Aleesami sulla fascia a sinistra, di Embalo, che giocherà al posto di Trajkovski e che è chiamato al riscatto dopo una stagione opaca, fino a La Gumina, che potrà sfruttare l’occasione in attacco per l’assenza di Nestorovski. «Ci si allena sempre pensando di giocare – dice Pomini – nessuno lavora durante la settimana pensando di essere una riserva. Se dovessimo riuscire a fare risultato sarebbe una grande iniezione di fiducia, vorrebbe dire che siamo un gruppo di 25 giocatori sui quali l’allenatore può in differentemente contare. Tanti allenatori dicono alla vigilia di una partita di avere l’imbarazzo della scelta, speriamo di creare questo problema a Tedino per le prossime partite. In questa obiettivamente siamo in pochi, l’assenza dei nostri compagni si fa sentire anche durante gli allenamenti, siamo rimasti una quindicina». Con Bellusci, Pomini sarà chiamato a guidare un reparto provato solamente in questi giorni per la prima volta. «Ma con il lavoro di Tedino – dice – tutto diventa più facile. La lingua non è un problema perché i ragazzi polacchi hanno imparato subito le parole che servono come “palla”, “sali”, “uomo” e “accorcia”. Cerchiamo di automatizzare i nostri movimenti, quando ogni giocatore sa cosa deve fare diventa tutto più facile».