“Per fortuna che c’è un Palermo che, a prescindere dalle aule di tribunale, continua ad andare come un treno. È vero, lo fa praticamente nell’indifferenza generale (anche ieri poche migliaia di spettatori e molti di questi erano giovani delle scuole calcio) ma lo fa senza una battuta d’arresto. L’1 a 0 sulla Ternana, nell’ennesima settimana di passione della società rosanero, consente alla squadra di Tedino di mantenere la testa della classifica e, soprattutto, dare continuità allo splendido successo di Bari. Tra il palazzo di giustizia e il “Barbera” ci sono quattro chilometri di distanza. Quattro chilometri che in questo momento dividono i due mondi rosanero: quello che partecipa alle udienze e quello che scende in campo. Quattro chilometri che Andrea Rispoli avrebbe potuto percorrere in progressione vista la cavalcata che al secondo minuto di gioco ha portato al gol del vantaggio rosanero. Il capitano ha recuperato palla al limite della propria area ed è partito come un cavallo al galoppo. I giocatori della Ternana hanno provato a fermarlo, Gnahorè è sembrato mettersi in mezzo, ma non c’è stato nulla da fare. Rispoli ha resistito e ha messo alle spalle del portiere Plizzari spalancando ai rosanero le porte del successo. Una vittoria risicata nel punteggio, ma netta. Per merito del Palermo e per la sfortuna che si è accanita sulla Ternana che al decimo del primo tempo ha perso, in un colpo, solo due dei suoi tre centrali di difesa. Gasparetto e Signorini si sono scontrati con le teste e sono stati costretti ad uscire in barella. Pochesci è stato costretto a un doppio cambio forzato ( uno di questi l’ex Vitiello) e per il Palermo, anche psicologicamente, è sembrato tutto più facile tanto che, ad un certo punto, i rosa hanno dato l’impressione di badare a controllare prendendo però qualche rischio di troppo. Coronado prima e Trajkovski dopo vanno vicini al raddoppio, ma dall’altra parte Defendi impegna con un tiro al volo da fuori Posavec e soprattutto Finotto colpisce la traversa con un colpo di testa a portiere battuto. A inizio ripresa il Palermo potrebbe chiuderla, ma Coronado bilancia l’errore dell’arbitro, che aveva fischiato il rigore per fallo su La Gumina fuori area, facendosi parare il penalty da Plizzari. Rigore o non rigore, per gran parte del secondo tempo il Palermo pianta le tende nella metà campo della Ternana. La Gumina ingaggia un duello con Plizzari e i rosa sfiorano più volte il gol. I rosa però non sfondano e la Ternana viene fuori e chiede un rigore per un fallo di mani in area di Cionek”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica” in merito alla gara Palermo-Ternana di ieri.