“Il destino del Bari rischia di finire dalle mani dei giudici. L’assemblea dei soci, riunitasi in uno studio notarile, ha allungato ombre sinistre sul futuro del club. Il socio di maggioranza Cosmo Giancaspro, chiamato a ripianare le ingenti perdite evidenziate dal bilancio del giugno del 2017, avrebbe chiesto 15 giorni di tempo (dopo la trascrizione del verbale di assemblea) per sistemare la situazione , con il conseguente rischio di andare oltre i termini per l’iscrizione del Bari al prossimo campionato di B. A rendere ulteriormente infuocata l’assembla, la richiesta da parte dei legali del socio di minoranza Gianluca Paparesta di spiegazioni su alcuni punti poco chiari del bilancio. Se non fosse possibile uscire da questa situazione di stallo, diventerebbe decisiva l’udienza di lunedì prossimo davanti ai giudici del tribunale di Bari, chiamati in causa dopo l’esposto di Paparesta, per l’inerzia del club di fronte a una perdita di 5,3 milioni di euro nel bilancio presentato il 30 giugno 2017. Giancaspro si era presentato con l’obiettivo di farsi carico della ricapitalizzazione per evitare il peggio: sarebbero serviti non meno di 3 milioni di euro, ma questo sarebbe soltanto il primo passo in vista degli ulteriori adempimenti ai quali sarà chiamato. Un fardello che soltanto di seguito potrebbe condividere con un socio che entrerebbe in scena solo dopo l’assemblea, mentre al momento l’unico che potrebbe intervenire qualora fallisse nella sua missione non potrebbe essere che Gianluca Paparesta, che rivendica un diritto di prelazione del quale non ci sarebbe più traccia nello statuto. All’assemblea si era arrivati con l’ex arbitro che dall’altra parte della barricata rispetto a quanto accade due estati fa, quando l’imprenditore molfettese si prese tutto il Bari pur detenendo al momento di quell’assemblea appena il 5 per cento delle quote societarie. Non è chiaro se Paparesta abbia pronta la soluzione d’emergenza, qualora Giancaspro non dovesse farcela. Nelle scorse ore è stato un inseguirsi di voci relative al mister X che sarebbe pronto ad affiancare o a subentrare di seguito a Giancaspro. Tra i nomi più gettonati c’è quello dell’imprenditore barese dell’acciaio Michele Amenduni, che opera nel Bresciano. È spuntata anche l’ipotesi di un patto targato Molfetta fra Giancaspro e Antonio Messina, proprietario di Sanitanova: in entrambi i casi non ci sono state conferme. C’è perfino chi si è avventurato a ipotizzare un interessamento di Luciano Moggi e altri frammenti dell’ex Gea. Pensieri in libertà , in attesa del momento delle verità. Nel frattempo, con Grosso a Verona potrebbe partire anche l’attaccante Cissè: un pacchetto da 700mila euro che farebbero molto comodo per il piano B di Giancaspro, cioè risanare il Bari attraverso cessioni importanti. Sul piede di partenza potrebbe esserci anche il portiere Micai, che piace a un paio di squadre di serie A, al pari dello scozzese Henderson, finito fra l’altro nel mirino del Parma. La prossima settimana verrà scelto il nome del nuovo allenatore: la rosa al momento è ristretta fra Baroni e Juric”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.