Repubblica: “Bari, è corsa contro il tempo per evitare il crac. Le ultime”

“I soldi per salvare il Bari: quelli che sabato prossimo qualcuno potrebbe tirar fuori dal cilindro e quelli che sono scritti in rosso negli ultimi bilanci. Ma anche quelli che pur non conteggiati finora, potrebbero costare alla società altre centinaia di migliaia di euro. Sono i soldi dei 13 decreti ingiuntivi avviati al tribunale di Bari nel periodo compreso fra il 2017 e il 2018; se si dovessero concludere in favore di chi li ha avviati, approfondirebbero la voragine dei conti del Fc Bari calcio. C’è anche questo nel paniere dei guai del club biancorosso che l’eventuale finanziatore dovrebbe risolvere con la ricapitalizzazione. A 24 ore dalla prima convocazione dell’assemblea dei soci (che si terrà presumibilmente in seconda convocazione sabato), si cerca di tirare le somme e di avere un’idea quanto più chiara della situazione economica in cui si trova oggi il Bari.
In un anno e mezzo, dunque, sono stati depositati alla sezione Lavoro due decreti ingiuntivi, relativi a prestazioni d’opera che la società presieduta dal Cosmo Giancaspro non avrebbe pagato, e altri 11 alla sezione civile, presentati invece da fornitori. Lo stesso strumento di riscossione sarebbe stato avviato in altre sedi, come i tribunali di Milano (dove da mesi si discute il contenzioso con Infront) e Cremona. A Bari,inoltre, nello stesso periodo sarebbero stati disposti dal giudice quattro pignoramenti, dei quali soltanto uno sarebbe ancora pendente. In molti, dunque, battono cassa mentre il patron del Bari, indagato in una nuova inchiesta della Procura di Bari, cerca nuovi finanziatori che lo aiutino a ricapitalizzare la società a rischio liquidazione.
Fonti vicine alla società sostengono che Giancaspro abbia trovato ristoro in fondi provenienti dall’Inghilterra, mentre è arrivata la dichiarazione del presidente dell’Audace Cerignola ( squadra di serie D), Nicola Grieco, tirato in ballo sui social, per rimarcare che «non è in procinto alcuna trattativa per il Bari » e che « incontrarsi, anche per un semplice caffè, con un’altra società, non significa necessariamente che vi sia interesse». Di certo c’è all’esame degli ultimi bilanci, riferiti al 31 marzo 2018, un’esposizione debitoria di 19 milioni di euro, ancora più profonda di quella dichiarata nel precedente bilancio, di nove mesi prima, che ammontava a 15 milioni 200mila euro. Dei 19 milioni, una parte rilevante è quella quelli nei confronti dei fornitori, oltre 9 milioni, a cui si sommano i 3 milioni e mezzo di debiti tributari e altri 3 nei confronti delle banche, incluso la Banca Popolare di Bari, che il 6 aprile scorso ha concesso un concesso un finanziamento di un milione 148 mila euro per pagare i contributi ai giocatori tesserati e chiudere così la storia degli F24. Vicenda che, in ogni caso, è costata alla squadra due punti in meno in classifica e allo stesso presidente Giancaspro l’inibizione per tre mesi, oltre che un’iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Bari”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.