Repubblica: “Bari, adesso Paparesta va a caccia di soldi per evitare il fallimento. I dettagli”

“Ancora loro due. Nella corsa disperata per salvare il Bari dal fallimento, si ritrovano a parti invertite Cosmo Giancaspro e Gianluca Paparesta, gli stessi protagonisti della calda estate di due anni fa, quando l’allora socio al 5% del club spodestò l’ex arbitro ripianando le perdite. “E’ la stessa situazione vissuta nel 2016”, ha confermato ieri Francesco Biga, legale del Bari e componente del consiglio di amministrazione. Si sono semplicemente invertite le parti, con Paparesta che si è rivolto al Tribunale per spingere Giancaspro a rimpolpare a norma di legge un capitale sociale da allarme rosso. E in attesa del 16 giugno, quando ci sarà la seconda convocazione dell’assemblea dei soci, entrambi sarebbero a caccia delle risorse necessarie per presentarsi a quell’appuntamento con le carte in regola per tenere in vita il Bari. Il pallino è ovviamente nelle mani dell’imprenditore molfettese, forte del 99,37% delle quote societarie. “Giancaspro ha già effettuato versamenti in conto futuro aumento di capitale, si tratta di completare il programma”, ha detto ancora Biga ai microfoni di Radio Bari. Il presidente del Bari si deve preoccupare inoltre di trovare gli oltre tre milioni di euro necessari per pagare stipendi e contributi dell’ultimo trimestre di questo campionato entro il 26 giugno. Un passaggio chiave per l’iscrizione al prossimo torneo di B. “ Se siamo tranquilli ? Senza le vicende giudiziarie che riguardano il rappresentante legale del Bari, non ci sarebbero stati problemi. Ovvio che la situazione è complicata, ma il presidente farà di tutto per risolverla”, ha aggiunto il dirigente del Bari, non dando per scontato che sarà Giancaspro ad effettuare la ricapitalizzazione. “Adesso vedremo davvero chi parla e chi fa i fatti”, il messaggio sibillino indirizzato al socio di minoranza, che nel frattempo si è fatto fotografare in un bar del centro in compagnia di Tony Di Piazza, immobiliarista di origini siciliane, ma residente negli Stati Uniti, apparso già un’altra volta sullo sfondo delle vicende del Bari, quando prima dell’asta che fece seguito al fallimento societario, manifestò interessamento a fare parte di una cordata, spinto dalle origini della moglie, nata nella vicina Toritto. La foto, che ha ritratto lui e Paparesta sorridenti, in compagnia di altre due persone, ha alimentato il sospetto di un possibile asse in nome del Bari. In attesa di conferme, si rincorrono altre voci relative allo stesso Paparesta, che avrebbe intensificato anche i contatti con gli imprenditori romani ai quali si sarebbe rivolto anche due anni fa conservare la leadership del Bari, dopo il flop legato al malese Nordin. C’è chi si è anche spinto a pensare che il nome del presidente del Genoa Preziosi, accostato nei giorni scorsi al Bari, sia legato ai buoni rapporti dell’ex numero uno biancorosso con i poteri forti del calcio italiano. Ipotesi che alimenteranno l’attesa per l’assemblea di metà giugno, quando in un modo o nell’altro il Bari dovrà trovare il modo di continuare a vivere”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.