“Sono stati criticati, additati come raccomandati dei consulenti slavi di Zamparini, ma non hanno mai fatto un gesto sopra le righe. Nemmeno quando le critiche sono state più aspre. Norbert Balogh e Roland Sallai hanno peccato di malizia in più di un’occasione, ma come pretendere di più da due ragazzi che insieme fanno quarant’anni (21 anni Balogh e 19 Sallai che ne compirà 20 a maggio)? Il problema, semmai, è stato a monte e riguarda chi ha dato loro la responsabilità di salvare il Palermo, ma questa è un’altra storia. Balogh e Sallai hanno superato infortuni di una certa gravità che ne hanno ostacolato il lavoro nel corso della stagione. Da quando sono tornati a disposizione a tempo pieno hanno mostrato una grande forza di volontà e adesso chiedono la possibilità di dimostrare che chi li ha caricati di eccessive responsabilità non si sbagliava. Contro la Roma Balogh era squalificato, ma domani contro l’Udinese la coppia ungherese si ricostituirà. «Mi trovo bene a Palermo – dice Roland Sallai – voglio giocare quanto più possibile e dare tutto per provare a salvare la squadra. Contro la Roma sapevamo che era una partita difficile perché quella giallorossa è una grande squadra, ma non dobbiamo demoralizzarci e pensare al futuro. L’Udinese è forte, ma abbiamo lavorato tutta la settimana per affrontare al meglio questa partita. Sappiamo che non c’è più molto tempo e vogliamo cominciare a vincere». Diego Lopez li ha aspettati, osservati e poi ha deciso che per esaltare le loro caratteristiche e quelle degli altri giocatori che ha a disposizione era necessario cambiare sistema di gioco, passando al 4-2-3-1. L’esordio di questo sistema di gioco, contro la Sampdoria, è coinciso con la prima prova un po’ più convincente delle altre per i due ungheresi da quando sono arrivati a Palermo. Fra i due ha colpito soprattutto la voglia di Balogh di provare a recuperare palla anche quando la perdeva per un passaggio sbagliato. Caratteristiche che ha fatto sue e che ha riproposto anche giovedì in allenamento contro i quasi coetanei della Primavera rosanero. Se il momento della prima squadra non fosse così delicato si potrebbe pensare che i due hanno tutto il tempo per crescere e maturare, ma in realtà mancano dieci giornate alla fine del campionato e non si può più sbagliare. Che la prima squadra pareggi 1-1 contro la Primavera nel test infrasettimanale da una parte preoccupa, dall’altra, però, non si può non valutare che uno come Sallai per età dovrebbe proprio fare parte del settore giovanile. E invece la settimana prossima nella sosta del campionato per le nazionali si troverà ad affrontare il Portogallo di Cristiano Ronaldo con la sua Ungheria. «Sono felice di avere l’opportunità di giocare contro un grande giocatore come Cristiano Ronaldo – dice Sallai – però prima dobbiamo pensare all’Udinese. I friulani sono la nostra priorità al momento, pensiamo tutti solamente alla partita di campionato e tutto il resto passa in secondo piano». Lui, come il suo connazionale, ha tanta voglia di capire il calcio italiano e apprendere la lingua per non avere più ostacoli di nessun tipo. Quella rilasciata da Sallai al sito ufficiale è la sua prima intervista in italiano. «È una lingua difficile – si difende l’ungherese – ma anche se ho poco tempo, quando arrivo a casa provo sempre a studiare qualcosa per imprare velocemente»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.