Repubblica: “Ballardini in bilico: «Sono passato da genio a cretino in 2 settimane. Iachini…»”

L’edizione odierna de “La Repubblica!” analizza le parole dette ieri in conferenza stampa dal tecnico Davide Ballardini, sempre più in bilico in vista della partita di oggi, in cui è chiamato ad un risultato positivo per salvare se stesso e il Palermo. Ecco quanto si legge: “Tutto in novanta minuti. Innanzitutto il destino di Davide Ballardini. Poi, a cascata, la classifica e i rapporti con la tifoseria. Le strade sono soltanto due. Da una parte la soluzione – fosse anche solo temporanea – dei problemi con una tregua dalle polemiche. Dall’altra l’apertura di una nuova crisi, il nuovo ribaltone in panchina, la prevedibile contestazione dei tifosi e le sabbie mobili della bassa classifica ad inghiottire i rosa. Non ci sono alternative. Non ci sono scorciatoie. Se il Palermo vuole salvare la panchina di Ballardini e ridare vigore alla sua asfittica classifica deve assolutamente battere il Frosinone e interrompere quell’emorragia di risultati che ha portato il Palermo a conquistare un pareggio e tre sconfitte (compresa quella amarissima in Coppa Italia)nelle ultime quattro partite. «Abbiamo conquistato un solo punto – dice Ballardini – ma il molti, quando sono arrivato, pronosticavano tre sconfitte in tre partite di campionato. Certamente non posso essere soddisfatto perché a Roma avremmo meritato una vittoria. Ma quello che è stato non conta nulla. Quello che conta è quello che faremo da qui in avanti». Ad iniziare dalla partita di questo pomeriggio alle 18 contro il Frosinone. Una gara da dentro o fuori. Soprattutto per Ballardini. «È una partita importante, ma non fondamentale – dice il tecnico – Poi, se questa partita è fondamentale per l’allenatore è un altro discorso». Sarà un altro discorso, ma è un discorso sul quale ruota tutto o quasi. Zamparini, dopo la sconfitta di Bergamo, ci ha pensato sopra e alla fine ha deciso di dare ancora una settimana a Ballardini. Salvo però allertare Iachini, pronto a tornare in panchina qualora il Palermo non dovesse battere il Frosinone. Una decisione che sconfesserebbe quella presa solo un mese fa, ma il calcio è questo e il calcio di Zamparini lo è ancora di più. Anche se proprio Ballardini ha un impeto di orgoglio. «Se dopo la prima partita con la Lazio ero diventato un genio – dice – non sono diventato un cretino in due settimane. Cerchiamo di avere equilibrio». Equilibrio nei giudizi e compattezza all’interno del gruppo. «Ci è mancata solidità e compattezza – dice Ballardini – Dobbiamo dare l’idea di essere una squadra coesa e brava nelle due fasi del gioco. Se sei compatto e solido non prendi tre gol a partita». Un gruppo che ieri è andato regolarmente in ritiro nonostante Balardini avesse proposto ai giocatori di andare a casa dopo la cena. Contro il Frosinone, il Palermo ritrova Vazquez. Inutile dire che al “Mudo” si chiede quel quid in più di classe che alla squadra manca. «Vazquez sta bene – dice Ballardini – Sono sicuro che giocherà una grande partita. Da lui mi aspetto qualcosa in più, ma l’aspetto da tutti a iniziare dall’allenatore». Quello che, in fondo, chiedono anche i tifosi che dopo aver contestato la squadra con cori e striscioni potrebbero portare avanti questa loro protesta anche oggi in un “Barbera” che non sarà certo pieno. «I tifosi hanno chiesto che la squadra ce la metta tutta – dice Ballardini – Ed è una richiesta meravigliosamente semplice». C’è da sperare che sia meravigliosamente messa in pratica dalla squadra in campo”.