L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo di Baldini che ieri ha vinto 6-0 contro il Marineo e analizza quelle che sono state le scelte del nuovo tecnico.
Il Palermo di Silvio Baldini si mostra finalmente al pubblico e inizia a scoprire le carte in vista del debutto di lunedì a Catanzaro. Il ritorno in campo si avvicina e l’allenatore ha deciso di organizzare un’amichevole a Marineo contro la squadra locale, l’Oratorio San Ciro e Giorgio, che si trova al quarto posto del campionato di Eccellenza. Un’idea nata proprio dopo la visita del tecnico qualche giorno fa nel Comune a trenta chilometri dal capoluogo siciliano, dove spesso si dedica a una delle sue più grandi passioni: la caccia. Negli anni ha stretto diverse amicizie, tra cui quelle con i dirigenti del club biancorosso, e la decisione è stata presa proprio durante un pranzo con loro. La presenza del Palermo ha creato entusiasmo e, nonostante l’accesso consentito solo a calciatori e staff tecnici, diversi abitanti (compresi tanti bambini e anziani con sedie portate da casa) si sono sistemati sulla collinetta alle spalle della piccola tribuna dello stadio comunale e nello spiazzo dietro la porta difesa nel primo tempo da Massolo.
Con la squadra completamente recuperata dopo i contagi Covid (l’ultimo ciclo di tamponi effettuato ieri ha dato esito negativo per tutti i calciatori e membri dello staff), Baldini ha confermato il suo caro 4-2-3-1, ormai modulo di riferimento del nuovo Palermo. Considerando gli strascichi del virus, che certamente influisce ancora sulla condizione fisica, arriva una conferma rispetto alle novità trapelate dagli allenamenti dei giorni scorsi, ovvero la presenza di Soleri al centro dell’attacco come unico punto di riferimento. A Catanzaro è quasi certo che parta titolare con Brunori, assente ieri insieme ad Almici, in panchina.
Le indicazioni tattiche mostrano un’idea chiara: scambi veloci con pochi tocchi di palla, pressing alto e sovrapposizioni da parte dei terzini, con gli esterni sulla trequarti a piede invertito (Silipo a destra e Floriano a sinistra) che si accentrano per lasciare spazio sulle fasce.
La certezza in vista di lunedì è la presenza tra i pali di Massolo, in campo dall’inizio, considerando la squalifica di Pelagotti. Nella linea a quattro, l’allenatore ha inserito al centro Somma e Buttaro (anche lui indisponibile nella prossima gara), mentre come terzini ha schierato Giron a sinistra ( che non è sembrato ancora al meglio della forma) e Doda a destra. Davanti la difesa c’erano De Rose e Odjer: il numero 20 ha agito come sempre da regista, smarcandosi per farsi dare il pallone dai compagni e impostare il gioco, con il ghanese che invece si alzava spesso per pressare i difensori ma anche per provare il tiro da fuori area. Detto di Silipo e Floriano sulle fasce, la curiosità riguardava anche la zona centrale della trequarti: Baldini ha scelto la via più offensiva con Fella alle spalle di Soleri, che si è mosso su tutto il fronte dell’attacco, allargandosi spesso.