Repubblica: “Baccaglini si presenta. One man show fra progetti, tatuaggi e rivoluzione rosa”

“Sembra un marziano che è appena atterrato sul pianeta terra. Un marziano affascinato da quello che c’è e che c’è da fare. Uno carico di energia, pronto a rivoluzionare il Palermo e il mondo del calcio anche non fa luce sul mistero che aleggia intorno al fondo che gestirà il Palermo. La prima uscita ufficiale di Paul Baccaglini diventa uno show al quale partecipa anche Maurizio Zamparini che però, a poco a poco, scompare dalla scena diventando un comprimario. «Era un giorno più allegro quindici anni fa quando sono venuto qui per iniziare la mia storia — dice Zamparini — Mentre percorrevo i corridoi della sede mi dicevo: mi dispiace non è più casa tua. Ma sono contento e devo dire grazie a Palermo per questa esperienza». A parte l’acuto di quando gli viene chiesto quanto ha venduto il Palermo e Zamparini risponde: «Cazzi miei», per il resto l’ex presidente resta ad ascoltare e la conferenza stampa diventa l’One man show di Paul Baccaglini.
L’AFFARE «L’operazione — spiega Baccaglini — va avanti da diversi mesi. Si articola su moltissimi aspetti, quelli sportivi, ma anche quelli relativi alle infrastrutture e ai posti di lavoro da creare. Ho conosciuto Zamparini perché partecipavo alla cordata americana di cui Cascio era l’immagine. Il mio gruppo fungeva da financial advisor. Poi ho portato avanti da solo questi progetti entrando direttamente in contatto con Zamparini. Arrivo a Palermo con grande carica e spero di chiarire oggi i dubbi che sono stati manifestati sull’operazione». LA PRIVACY: A dire il vero, Baccaglini si è trincerato dietro la riservatezza. «Nel mondo della finanza ci sono molti casi di omonimia — riferendosi agli altri fondi Integritas Capital esistenti sul mercato — La parola fondo è definizione semplificata per delineare i servizi finanziari che abbiamo creato. Non credo che i grossi investitori vanno su Google a scrivere Integritas per avere un contatto con noi. Siamo una realtà da dietro le quinte. Essere anonimi è spesso un valore aggiunto. Tutti i dettagli sono confidenziali». L’ETA’ Trentatré anni e presidente di una società con oltre cento anni di storia. Per Paul Baccaglini questo è un vanto. «Zamparini è forse l’unico italiano ad avere creduto in un giovane — dice il neo presidente rosanero — La classe dirigente non è disposta a cedere il testimone. A Silicon Valley io sono già vecchio». IL PROGETTO Baccaglini chiede tempo. «Abbiamo messo in piedi un progetto che passa per tappe. Fiducia e amore sono cose che se autentiche vengono guadagnate con la forza dei risultati e la coerenza del progetto e invito tutti a giudicarci dai fatti».  LO STADIO E IL CENTRO SPORTIVO «Per noi sono le chiave. Sono due progetti bellissimi. Già giovedì presenteremo al sindaco Oralndo il progetto del nuovo stadio secondo le indicazioni dell’amministrazione comunale. Il centro sportivo lo faremo a Carini. LA SQUADRA «Abbiamo il destino nelle nostre mani e questa è una delle cose più belle. Il Palermo va oltre una squadra in B o in A. Se si va in B faremo una squadra per andare in serie A. La B non distrugge il progetto Palermo che abbiamo messo in piedi». IL CLOSING «C’è il rischio di usare questa parola associandola ad un’altra situazione del calcio italiano. L’operazione che stiamo facendo si articola su molti fronti. Servono dei tempi tecnici. La riunione del consiglio di amministrazione e la mia nomina a presidente dimostrano che da parte di Zamparini c’è fiducia». I TATUAGGI Il mio passato lo porto orgoglioso come uno dei miei tatuaggi. I presidenti degli Stati Uniti del futuro, che oggi hanno 18 o 19 anni, avranno foto come quelle mie trovato su internet. A 20 anni avevo voglia di mettermi a petto nudo e di divertirmi. Non mi vergognerò mai di quello che ho fatto. Non faccio nessuna fatica a comprendere la reazione dei tifosi. Viviamo in un mondo di etichette, ma lavoro da dieci anni nella finanza e le foto ci sono sempre state. Eppure sono riuscito con i clienti a trovare credibilità basata sui risultati. Chiedo solo di avere un’opportunità. Se vengo distrutto subito non vince nessuno»”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.