Repubblica: “Baccaglini rilancia, è asta con Cascio. L’ex Iena ripresenta l’offerta da 70 milioni al sindaco Orlando, che chiama Zamparini mentre è a pranzo in ritiro: «Servono 20 milioni per la B»”

“Paul Baccaglini non si arrende e torna alla carica per l’acquisto del Palermo. L’italoamericano ha presentato nuovamente l’offerta per l’acquisizione delle azioni della società di viale del Fante consegnandola direttamente al sindaco Leoluca Orlando corredata da tutte le garanzie del caso. L’importo che il rappresentante del fondo Integritas Capital ha offerto è più o meno lo stesso dell’offerta più volte definita — testualmente — «ridicola» da Zamparini nei giorni scorsi, vale a dire 70 milioni di euro complessivi suddivisi in 20 milioni di euro destinati all’imprenditore friulano per l’acquisto del club, 40 milioni di euro da investire sulla società subito per ripianare i debiti e 10 milioni di euro come bonus da versare a Zamparini in caso di immediata promozione in serie A. Baccaglini ha scelto di consegnare direttamente al primo cittadino la sua offerta, insieme a tutte le coperture necessarie, puntando sul sindaco come figura di garanzia istituzionale per avere maggiore credibilità agli occhi di Zamparini. E ieri a ora di pranzo, proprio mentre il proprietario del club era a tavola con i giornalisti presenti in ritiro, Orlando ha chiamato Zamparini per informarlo dell’offerta ricevuta da parte di Baccaglini. Zamparini ha ascoltato le parole del sindaco, ha lasciato intendere ai cronisti presenti che al telefono fosse proprio il primo cittadino, ma non ha mai fatto riferimento all’offerta di Baccaglini. A Orlando ha detto che è disponibile a vedere le carte, ma non prima di avere ascoltato l’offerta di Frank Cascio. In pratica il proprietario del Palermo, con questo nuovo colpo di scena, si ritrova nella migliore posizione possibile per un venditore: più di una persona interessata all’acquisto e la possibilità di cedere al migliore offerente. Zamparini al termine della telefonata, non l’unica che ha ricevuto mentre era a tavola, ha fatto come se niente fosse. Fra antipasti con prodotti tipici della Carinzia e funghi fritti, ha parlato di Cascio e dell’idea di un azionariato popolare con i tifosi palermitani d’America. Ma soprattutto ha descritto Baccaglini come una delle più grosse delusioni che ha avuto da quando guida il Palermo, proprio mentre si prepara a trattare ancora con l’ex iena. Di fatto si sta verificando la situazione auspicata dal sindaco Leoluca Orlando all’indomani del mancato closing, quando aveva chiesto buon senso da parte dei due contendenti e li aveva invitati ad incontrarsi fra loro, dicendosi disponibile a essere presente nelle vesti di garante «per verificare insieme — aveva detto — lo stato dei fatti, perché città e tifosi meritano rispetto e meritano di conoscere la verità sullo stato della più volte annunciata cessione della società». Orlando, nelle ore più critiche della trattativa, aveva definito la vicenda «un gioco delle parti che ha come unica conseguenza un danno alle prospettive della squadra e alle aspettative dei tifosi ». Che sotto la cenere del mancato closing potesse covare un focolaio di trattativa era la speranza della maggior parte dei tifosi. Adesso il rilancio di Baccaglini punta a coinvolgere il sindaco come garante della sua offerta soprattutto agli occhi dei sostenitori prima che a quelli di chi deve decidere se accettarla o meno. Zamparini prima di incontrare Orlando e Baccaglini per un nuovo confronto, vuole ascoltare la proposta di Cascio al quale ha già iniziato a mettere una certa fretta. «Gli ho detto — ha ribadito anche ieri a Mediagol. it — che servono 20 milioni di euro di plusvalenza per la B, lui mi ha detto che non vuole che si vendano i big. Sarà in Italia nei prossimi giorni, è occupato con il matrimonio del fratello. L’ho preso in parola, invece di vendere sto comprando giocatori».”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.

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Redazione Ilovepalermocalcio