“Alla fine è riapparso. Quando molti iniziavano a pensare che il presidente del Palermo fosse solamente una figura mitologica, Paul Baccaglini è ricomparso in città. Una giornata palermitana, la prima dopo quasi due mesi, che però non è servita ai tifosi a fugare dubbi e perplessità, nonostante una diretta Facebook di mezz’ora e un incontro con la stampa al termine di oltre novanta minuti di chiacchierata privata con il sindaco Leoluca Orlando. Nel corso della diretta sul social network Baccaglini ha fatto una lunga premessa di ventiquattro minuti dando la sua versione dei fatti e del lungo silenzio. «Abbiamo lavorato — la spiegazione — ho preferito attirare dubbi e critiche e continuare a lavorare piuttosto che parlare. Se avessi detto quello che i tifosi volevano sentirsi dire sarebbe stata solamente una leccata di culo alla gente». Il registro linguistico è quello di una diretta Facebook, ma rispetto alla precedente fatta in maglia rosanero da una stanza d’albergo, Baccaglini è in ufficio allo stadio, in giacca e cravatta con i pochi trofei vinti nella storia rosanero alle sue spalle. Rispetto alla prima diretta, però, non si susseguono i “mi piace”, ma le faccine arrabbiate. Dopo la lunga premessa il tempo stringe e Baccaglini risponde solo a poche domande. Tutti vogliono sapere cosa ne pensa di Bruno Tedino e Fabio Lupo, rispettivamente allenatore e direttore sportivo scelti da Maurizio Zamparini. «Li ho già incontrati — dice Baccaglini — avevo bisogno di chiarire alcune cose. Meritano un’opportunità, ci sono dei lavori in corso: loro lavorano per le loro competenze tecniche, io per le mie che sono finanziarie e tutte rivolte al closing, poi le nostre due strade si uniranno e valuteremo il nostro cammino. Non li presenterò io in conferenza stampa per evitare di attirare tutte le attenzioni su di me». Sembra quasi una presa di distanza su scelte che sono state avallate per sbloccare la situazione della lunga trattativa. Un tema, quello del compromesso sulle scelte, che ritornerà qualche ora più tardi dopo l’incontro con Orlando. «Dovete sapere — dice Baccaglini ironicamente — che io sono radiotelecomandato da Zamparini. Parlare ora di un taglio netto è sbagliato, siamo come due staffettisti nella fase del passaggio del testimone. C’è un momento in cui corrono insieme. Ma questo non significa che a passaggio del testimone avvenuto si debba continuare a farlo». Quello con il sindaco a Palazzo delle Aquile è stato l’appuntamento clou in agenda ieri per il presidente del Palermo. «Ho seguito la vicenda a garanzia di tutti — dice Orlando — già avevo le mie conferme, ma le ho avute anche da Baccaglini che non c’è nessun problema per l’iscrizione al campionato. Ho avuto garanzia che i soggetti interessati all’acquisto sono solidi e concreti. Il passaggio di proprietà prevede l’uscita di Zamparini dalla società e la fase istruttoria è già completa. Così mi è stato riferito, così condivido e così approvo». «Se non fossimo a un metro dal closing — dice Baccaglini — non saremmo qui. Spero di dare l’annuncio entro il 30, spero di essere a Palermo quando lo farò per andare subito da Santa Rosalia. Non vado dalla Santuzza da troppo tempo».Oltre che del closing fra Orlando e Baccaglini si è parlato del nuovo stadio. Il presidente ha mostrato al sindaco un progetto preliminare che deve essere definito e portato all’attenzione dei tecnici comunali. «Mi hanno consegnato del materiale — dice Orlando — poi quando tutto sarà pronto lo vedrete». Tutto chiarito e tifosi sereni? La battuta finale di Orlando rimescola tutto: a chi gli chiede se il titolo dei giornali di oggi sarà «Su Baccaglini garantisco io», il sindaco si lascia scappare una stoccata ironica. «No, io non garantisco nemmeno per quello che faccio io, figuratevi per conto terzi»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.