Repubblica: “Baccaglini in tackle: «Giocatori inadeguati, andranno via in molti». Il nuovo presidente scende in campo per fare il punto sulla situazione di squadra e società”
“Il presidente del Palermo Paul Baccaglini rompe il silenzio. Molti lo avevano accusato di non avere preso posizione dopo la pesante sconfitta per 6-2 sul campo della Lazio. Un silenzio che innegabilmente ha fatto discutere, sia quello suo che quello dell’intera società di viale del Fante, intesa fra vecchi e nuovi dirigenti. Certo la sua non è stata una presa di posizione tempestiva, visto che è arrivata ieri pomeriggio alle 19 a mezzo comunicato stampa, ma le sue parole sono precise e pungenti e hanno destinatari ben identificabili: chi mette in dubbio il passaggio delle quote societarie, che deve avvenire entro domenica, e i suoi giocatori, accusati già una volta in passato di non avere compreso il peso della maglia che indossano. «Ritengo sia necessario precisare lo stato delle cose – dice il presidente del Palermo – per mettere a tacere chi riempie i silenzi con illazioni basate sulla propria fantasia. Ci sono avvocati, banchieri e tecnici che stanno lavorando intensamente per finalizzare l’operazione entro i termini stabiliti. Lo fanno nel modo in cui si svolgono gli affari seri: in silenzio e con discrezione». A dare fastidio in viale del Fante sono state soprattutto le considerazioni sullo slittamento del cosiddetto closing. Anche in considerazione del fatto che il 30 aprile cade di domenica, il giorno successivo è il primo maggio, festivo anche quello, e che potrebbe non essere una eventualità così lontana dalla realtà se tutta l’ufficialità del passaggio di proprietà avvenisse il 3 maggio. In realtà, anche per dare un segno di discontinuità con la politica degli annunci del passato, con dichiarazioni poi spesso smentite dai fatti, Baccaglini sta spingendo al massimo perché tutto avvenga proprio entro domenica. Sul fronte della squadra, invece, il presidente del Palermo prende le distanze dalla squadra che ha ereditato e annuncia una rivoluzione in vista del prossimo campionato. Ma al tempo stesso conferma la fiducia allo staff tecnico e rispedisce al mittente l’accusa di una società assente. «Stiamo lavorando intensamente – continua il presidente – alla pianificazione del prossimo anno che deve vederci squadra forte, competitiva e all’altezza dei colori societari. La squadra, pur attraversando un periodo estremamente negativo, è accompagnata sempre dallo staff tecnico che cura ogni dettaglio legato al Palermo con la solita grande professionalità dimostrata. È però innegabile che la squadra che ho ereditato presenta enormi lacune caratteriali. La mia non è una valutazione dei giocatori come uomini, ma come calciatori che entrano in campo ogni domenica. Le prestazioni sono assolutamente deludenti e nonostante tutti i tentativi di scuotere la determinazione ad ottenere risultati, in campo non si sono visti i risultati richiesti. Si può perdere ma bisogna farlo a testa alta». Nonostante il premio salvezza accordato, le politiche societarie per fare andare la gente allo stadio a sostenere i giocatori, nessuna delle operazioni fatte dal 6 marzo a oggi per distogliere la tensione dalla squadra e tentare la strada della salvezza sono servite allo scopo. Ed è a questo punto della nota del presidente Baccaglini che arriva la stoccata diretta nei confronti della sua squadra. «A proposito del progetto di ricostruzione – dice il presidente del Palermo – è innegabile constatare che molti dei giocatori nella rosa attuale non faranno parte del futuro del Palermo che deve ai suoi tifosi e alla propria storia un impegno maggiore, migliore e più continuativo. I miei sforzi e quelli della mia squadra sono intensamente rivolti alla costruzione del progetto del futuro, visto che il presente che abbiamo ereditato non è all’altezza delle nostre aspettative»”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.