Nei giorni scorsi Baccaglini, interrogato dai magistrati, ha dichiarato di non aver acquistato il Palermo per via della gestione poco chiara della società e anche perché lui ed i suoi advisor non sarebbero stati in grado di vedere i debiti reali della società. Tutto questo non è stato gradito dal patron Zamparini che ha annunciato che andrà per le vie legali proprio per queste dichiarazioni. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Repubblica”.
“Dopo aver passato per sua stessa ammissione una notte insonne per il 2 a 2 di Novara, Zamparini ha deciso di dare battaglia a Baccaglini con una nota redatta cinque giorni dopo la pubblicazione dell’articolo incriminato su “Repubblica” e ben sei giorni dopo le anticipazioni dei siti. La sensazione è quella di una tensione sfociata nella controffensiva di Zamparini alle dichiarazioni di Baccaglini che aveva parlato di una gestione della società poco chiara e del fatto che lui e i suoi advisor non avessero mai potuto vedere i reali debiti del club. Dichiarazioni che Baccaglini ha fatto ai magistrati e non in una intervista, con quello che ne comporta. Insomma, Baccaglini, a meno di non volere incorrere nel reato di falsa testimonianza, avrà prodotto dei documenti a sostegno della sua tesi. Zamparini parla di rilevanza penale nei comportamenti dello stesso Baccaglini che sarebbero emerse da alcune non meglio precisate indagini. Indagini private dello stesso Zamparini visto che Baccaglini non è indagato al contrario del patron che è sotto inchiesta con sei casi di imputazione. Un’altra cosa che colpisce è come mai Zamparini, che ha questa opinione di Baccaglini, come emerge dalla carte dell’inchiesta, sia tornato a sedersi al tavolo delle trattative anche dopo il fallimento del primo closing”.