Repubblica: “Avrei dovuto parlare un linguaggio più diretto”. Conte e le proteste “Non si può fare di più”. In chiesa il 10 maggio”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle decisioni di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio. Sul tavolo c’è la data del 10 maggio per celebrare nuovamente le messe in Italia, più difficilmente al chiuso e con la mascherina. La più attiva è Luciana Lamorgese, al telefono con il presidente della Cei Bassetti – a sua volta snodo che porta la comunicazione fino a Papa Francesco. E’ un problema per Conte, la conferenza stampa di domenica sera è stata forse la sua peggiore di sempre. E non basta a spiegarla il calo di zuccheri dopo un giorno senza mangiare. Ha parlato troppo. Ha scelto un messaggio confuso. Ha deluso le aspettative di chi pensava al 4 maggio come a una seconda Liberazione. «Avrei dovuto parlare un linguaggio più diretto – ammette -Spiegare che siamo ancora a centomila positivi: una enormità».