Repubblica: “Aspettando Hollywood A Cefalù arriva Indiana Jones. Da giovedì via alle riprese”

L’edizione odierna de “La Repubblica” sul nuovo set cinematografico che si appresta ad essere imbastito a Cefalù dove verrà girato il nuovo film di Indiana Jones.

Indiana Jones si cala dentro una miniera a Siracusa. L’Orecchio di Dionisio e la grotta dei Cordari, infatti, saranno il set di una delle scene del quinto capitolo della saga di Indiana Jones che si gira in Sicilia. A poco servono gli effetti speciali: i due siti scavati nella roccia delle latomie del Paradiso sono la location archeologica perfetta per ricreare l’atmosfera di una miniera nel 1969, anno in cui è ambientato il film.
Domani e martedì pomeriggio le riprese del kolossal iniziano nel parco archeologico, chiuso al pubblico per l’occasione: Harrison Ford sarà sul set solo martedì insieme con 13 comparse scelte nel Trapanese dove la troupe si sposterà nei prossimi giorni. Mercoledì, invece, sarà il castello Maniace sul lembo estremo di Ortigia, con i suoi sotterranei, a diventare set di una scena animata da cavalli e sparatorie.

Sono le prime indiscrezioni che filtrano dalla produzione hollywoodiana che ha affollato, senza alcun disagio, Siracusa con una troupe di oltre 300 persone e una flotta mezzi con 50 camion lunghi più di 10 metri, 25 furgoni e 120 tra auto e van: tutti dislocati tra porto, Targia e altre zone della città. Un intero resort poco fuori città ha ospitato le maestranze mentre resta top secret l’hotel in cui alloggerà Harrison Ford.
Necessaria la chiusura del parco archeologico lunedì dalle 14 e per l’intera giornata di martedì, mentre è off limits la latomia del Paradiso dallo scorso 27 settembre e fino al 9 ottobre. «Una scelta dettata da ragioni di sicurezza e motivi tecnici — spiega il direttore del parco di Siracusa, Carlo Staffile — e per consentire le riprese nei due pomeriggi. Un lavoro che si sta svolgendo senza alcun intoppo grazie a un costante dialogo con le produzioni che hanno messo al primo posto la salvaguardia del sito archeologico, protagonista con la sua bellezza: nessuna scenografia ha alterato i luoghi».